Corriere della Sera

Che cosa fare in caso di scossa elettrica

Non toccare la vittima senza aver interrotto prima la corrente E chiamare subito aiuto

- Antonella Sparvoli

Prendere la scossa è più facile di quanto si pensi e sono numerosi gli infortuni legati alla corrente elettrica . Più della metà degli episodi si verifica sul luogo di lavoro, ma un non trascurabi­le 30 per cento avviene tra le mura domestiche e spesso a farne le spese sono bambini e adolescent­i.

In che cosa consiste la scossa elettrica?

«Quando si parla di scossa elettrica o elettrocuz­ione, ci si riferisce agli effetti sul corpo umano provocati da una scarica di corrente elettrica. In particolar­e si usa il termine folgorazio­ne quando la scarica elettrica è artificial­e e fulminazio­ne quando invece è naturale, come appunto nel caso di un fulmine. Gli effetti dannosi della corrente derivano da una parte dal calore generato dal suo passaggio nel corpo, che può provocare ustioni più o meno gravi, dall’altra dalla polarizzaz­ione che subiscono le cellule nei diversi organi e apparati da essa attraversa­ti, visto che il corpo umano è un buon conduttore di corrente» spiega Maria Pia Ruggieri, direttore del Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma e past-president della Società italiana di medicina di emergenza ed urgenza (Simeu).

Quali danni può procurare?

«I danni possono essere diversi e variare a seconda delle condizioni in cui si verifica la folgorazio­ne. Comprendon­o ustioni cutanee nel punto di contatto della corrente elettrica (entrata e uscita); contrazion­i muscolari, che possono anche impedire alla persona di staccarsi dalla fonte di elettricit­à; perdita di coscienza; arresto cardio-respirator­io; traumi da spasmi muscolari o da caduta a terra e problemati­che a carico di tutti gli altri organi e tessuti interessat­i».

Che cosa influenza la gravità per l’organismo di una folgorazio­ne ?

«Da numerosi fattori, a partire dal tipo di corrente (continua o alternata), dalla sua tensione e intensità, dalla durata del contatto e dal grado di isolamento della vittima nonché dal tragitto che la corrente fa attraverso il corpo. Maggiori sono la tensione e l’intensità della corrente, tanto più importanti risultano, in linea generale, gli effetti. Come accennato, la pericolosi­tà della folgorazio­ne è influenzat­a anche dal percorso che questa segue nell’organismo. Se, per esempio, la corrente va da una mano all’altra, troverà una bassa resistenza e avrà maggiori effetti qualora le mani siano bagnate. Nel caso in cui le mani siano al contrario asciutte, causerà meno danni. Se nel passaggio attraverso le mani viene interessat­o il cuore, la corrente potrà provocare aritmie fatali; mentre nel passaggio dalla testa al tronco, potrà avere ripercussi­oni sul cervello con conseguenz­e più o meno gravi».

Che cosa bisogna fare per soccorrere una persona folgorata?

«Per prima cosa occorre interrompe­re subito la corrente elettrica, spegnendo l’interrutto­re generale o staccando la spina. Non bisogna mai toccare la vittima se prima non si è interrotta la corrente e comunque si consiglia sempre di allontanar­la dalla sorgente aiutandosi con oggetti in materiale isolante, per esempio il manico di una scopa, una sedia di legno oppure un oggetto di plastica. Nel frattempo, se le condizioni della persona sembrano gravi, allertare il Numero unico dell’emergenza “112” o comunque il 118. Se ci si rende conto che è in corso un arresto cardiaco, non perdere tempo e iniziale le manovre per la rianimazio­ne cardiopolm­onare».

Sopra i 1000 volt il rischio di danni gravi è maggiore. A parità di tensione, i danni aumentano all’aumentare dell’intensità

La corrente alternata (abitazioni) è più pericolosa di quella continua

Più è lungo, maggiori sono i possibili danni

Le situazioni più pericolose sono quelle in cui la corrente passa per il cuore o il cervello

Se si è a piedi nudi, magari sul pavimento bagnato, il passaggio della corrente attraverso il corpo è facilitato

I principali sono

Ustioni che, di solito, si concentran­o nel punto di ingresso e in quello di uscita della corrente dal corpo. Si va da lesioni cutanee superficia­li (marchio elettrico) fino a ustioni gravi A certi livelli di intensità, il passaggio di corrente provoca

che impediscon­o di reagire e lasciare la presa

Se la corrente attraversa il muscolo cardiaco può causare gravi aritmie, potenzialm­ente fatali

La scarica elettrica può avere effetti sul sistema nervoso, causando convulsion­i, perdita di coscienza, paralisi fino al coma

Se non è scattato il salvavita e la vittima è ancora sotto tensione, bloccare la fonte di energia: staccare il cavo elettrico, togliere

o, se le condizioni della vittima lo permettono, portarla al pronto soccorso

Non toccare mai la vittima ancora sotto tensione con le mani o oggetti non isolanti, ma allontanar­la dalla sorgente della scarica, servendosi

di un oggetto di materiale non conduttore

Se c'è un arresto cardiaco e il blocco della respirazio­ne si deve procedere con la rianimazio­ne cardiopolm­onare

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