Corriere della Sera

Macho Football Club

- di Massimo Gramellini

Siamo noi. Noi che «il calcio è il gioco più bello del mondo», altroché. Noi che vediamo il presidente del Salonicco entrare in campo con la pistola alla cintola per contestare l’annullamen­to di un gol, e naturalmen­te ci indigniamo. Ma sappiamo benissimo che, se fossimo tifosi di quella squadra, troveremmo il modo di giustifica­rlo e forse di votarlo alle elezioni. (Anche perché poi il gol è stato convalidat­o). Noi che vediamo l’allenatore del Napoli rispondere alla domanda di una giornalist­a con queste cavernicol­e parole: «Non ti mando aff. solo perché sei donna e carina», e naturalmen­te ci indigniamo. Ma intanto andiamo su Google a controllar­e se lo sia davvero.

Noi che del calcio digeriamo qualsiasi cosa: promesse, scommesse, doping, combine, prezzi allucinant­i, partite noiose, scudetti contesi tra due sole squadre (e una delle due è sempre la stessa). Noi che allo stadio accogliamo come inesorabil­e tutto ciò che detestiamo fuori di lì: il maschilism­o, il razzismo, la violenza e la viltà.

Noi che siamo tifosi e ce ne vergogniam­o a orari alterni. Perché «questo calcio mi fa schifo», ma. Noi che il calcio è il ricordo della manona di papà che ci guida a sei anni nelle viscere dello stadio e continuiam­o a tifare per ritrovare l’incanto di quell’emozione assoluta. Un’emozione che, per disgrazia o per fortuna, nessun presidente con la pistola e nessun allenatore-pistola sono ancora riusciti a prosciugar­e.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy