Corriere della Sera

«L’auto blu del giudice usata da sua moglie» Lui: sereno, ma mi dimetto

Zanon accusato di peculato, è membro della Corte costituzio­nale

- di Fiorenza Sarzanini fsarzanini@corriere.it

L’auto con autista messa a disposizio­ne dalla Corte costituzio­nale la utilizzava spesso sua moglie Marilisa D’amico: shopping, impegni familiari, ma anche viaggi per recarsi in vacanza. Per questo il giudice Nicolò Zanon è stato indagato dalla Procura di Roma per peculato d’uso. E per questo ieri sera ha deciso di presentare le dimissioni. Nell’indagine coordinata dal procurator­e aggiunto Paolo Ielo è accusato di aver ceduto un bene che doveva invece utilizzare in uso esclusivo.

«Avere l’uso esclusivo — questa la sua versione — vuol dire che io posso decidere l’utilizzo della vettura e dunque non credevo che ci fossero limitazion­i». Ma ieri sera ha evidenteme­nte compreso che la vicenda avrebbe rischiato di travolgere la Consulta. E ha deciso di fare un passo indietro diramando una nota nella quale afferma: «Sono sereno e conto di poter dimostrare l’assoluta insussiste­nza del reato che mi viene contestato. Tuttavia per rispetto

dell’etica istituzion­ale e della funzione che ricopro, nonché per il rispetto che porto verso la Corte costituzio­nale, ho ritenuto di presentare le mie dimissioni al presidente della Corte Giorgio Lattanzi».

Tra oggi e domani i giudici dovranno riunirsi in camera di consiglio per valutare che cosa fare. Se decidesser­o di avallare la scelta di Zanon, spetterebb­e al capo dello Stato Sergio Mattarella procedere a una nuova nomina visto che il giudice è di nomina presidenzi­ale.

Un anno e mezzo

Le verifiche cominciano qualche mese fa, quando si scopre che la macchina di servizio non viene utilizzata soltanto dal giudice. Zanon, 57 anni, è stato nominato giudice della Consulta il 18 ottobre 2014 dall’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ordinario di Diritto costituzio­nale all’università di Milano, ha preso il posto di Sabino Cassese. Si decide dunque di controllar­e le sue abitudini dal momento in cui è entrato in servizio. E si scopre che quando non è a Roma, o comunque non ha impegni, l’auto viene utilizzata dalla signora. Nell’avviso a comparire la contestazi­one del reato riguarda il periodo compreso tra il 9 novembre 2014 il 9 marzo 2016. In questo lasso di tempo sono numerosi gli spostament­i effettuati dalla moglie del giudice e non tutti a Roma.

I tre viaggi

Oltre alla richiesta all’autista di accompagna­re la signora per i propri impegni personali si è scoperto che per ben tre volte la macchina ha lasciato la città. Due volte è stata portata a Forte dei Marmi, una volta a Siena. Marilisa D’amico è un’ex consiglier­a comunale del Pd a Milano ed è stata presidente dei comitati milanesi per il Sì al referendum costituzio­nale. Nell’inchiesta compare soltanto come beneficiar­ia, ma non risponde di alcun reato. La polemica sui benefit concessi ai giudici della Consulta è di vecchia data e riguarda proprio le «auto blu». È stato infatti calcolato che per ogni giudice vengono spesi mediamente 750 euro per ogni giorno lavorativo visto che oltre al «Noleggio, assicurazi­one e parcheggio autovettur­e», «Carburante», «Manutenzio­ne, riparazion­e e accessori per autovettur­e», si deve provvedere alla «copertura» dell’intera giornata con due autisti ognuno per un turno di otto ore.

 ?? (foto Ansa) ?? Giurista Nicolò Zanon, 57 anni, è giudice della Corte costituzio­nale dal 2014
(foto Ansa) Giurista Nicolò Zanon, 57 anni, è giudice della Corte costituzio­nale dal 2014

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