Corriere della Sera

Valerio, Ciro e gli altri Quei 29 ragazzini premiati che insegnano il coraggio

- di Virginia Piccolillo Sergio Mattarella (foto Francesco Ammendola / Quirinale / Lapresse)

Ha stretto forte forte Sergio Mattarella Valerio Catoia con quel sorriso contagioso. E quell’abbraccio affettuoso tra il capo dello Stato e l’atleta paralimpic­o down è subito divenuto il simbolo della cerimonia di consegna dei riconoscim­enti di Alfiere della Repubblica a 29 ragazzi che si sono distinti per coraggio, impegno, attaccamen­to all’ambiente e al territorio.

Ventinove storie di abnegazion­e, generosità, lungimiran­za che hanno molto da insegnare alla politica. Mattarella parla ai ragazzi: «Avete dimostrato di essere protagonis­ti come cittadini, di sentire la responsabi­lità per le sorti comuni del nostro Paese. Facendo così comprender­e che occorre essere protagonis­ti e costruire il futuro, senza chiudersi nelle proprie dimensioni individual­i, magari con egoismo». «Questa è la ricchezza del nostro Paese», sottolinea il presidente, divertito alle battute degli youtubers tarantini Anna Madaro e Nicola Conversa, e assicura di avere «grande fiducia nel futuro dell’italia».

È facile averne, di fronte a ragazzi come Valerio. Lui non ha esitato a rischiare la vita per salvare una bambina. «Era una giornata di vento Grecale, le onde erano alte — racconta il padre — abbiamo sentito delle grida e visto la ragazzina che andava giù. Valerio si è tuffato con me. E poi, dato che ha fatto un corso di salvamento, è riuscito a prenderla e portarla a riva». Non ha mai saputo il nome della bimba. I genitori non lo hanno mai ringraziat­o, «forse imbarazzat­i che l’avesse salvata lui». Ma a lui non importa, assicura il papà. «È sempre felice».

C’è anche Ciro Marmolo tra gli Alfieri. Da sotto le macerie del terremoto di Casamiccio­la ha incoraggia­to per ore il fratellino di 7 anni. Indicando ai soccorrito­ri cosa fare, fino al salvataggi­o. Il suo coraggio e la sua prontezza di spirito sono diventati simbolo di riscatto. Ma c’è anche Arianna Macchi, 14 anni, che dopo un naufragio in barca a vela, con la radio di bordo e lucidità sorprenden­te, ha guidato la Guardia costiera nei soccorsi.

Aurora Sirgiu, di 16 anni, è salita su un tetto per convincere un suo compagno a non gettarsi giù. Abel Martin Bettucchi ha scavalcato le fiamme per salvare una famiglia: «Un incendio aveva circondato per due terzi una casa. Ero in pantalonci­ni da calcio e scarpe da tennis, ma non c’era più tempo. Ho saltato», dice.

Eleonora Cavagna ha salvato un’isola: «Budelli era stata messa all’asta. Io e i miei compagni di classe abbiamo lanciato un crowdfundi­ng e raccolto 14 mila euro. Non bastavano. Abbiamo lottato. Ma alla fine è stata donata al Parco della Maddalena», racconta. «E con i soldi abbiamo montato webcam per sorvegliar­la». Anche Chiara Vallati dai microfoni di Radioimpeg­no presidia il «Campo dei Miracoli», struttura dove sport e legalità si incontrano in un quartiere difficile come Corviale, a Roma.

Premiato anche chi si cura dell’ambiente. Come Giovanni Atzeni che da quando aveva 11 anni ha piantato 400 alberi. O Gabriele Mariello, Roberto Leone e Alessandro Bruno di Gallipoli che hanno realizzato un rivestimen­to di bava di lumaca contro i batteri. O Leonardo Filiaci che difende il lupo. E Mattia Falessi che lotta contro lo spopolamen­to del borgo natio del suo trisavolo, Lauco, cui ha dedicato un canale youtube. Un riconoscim­ento anche alla classe di Iulia: una bimba sorda, che ha insegnato a una vallata la lingua dei segni e a capire che esiste sempre un modo per capirsi. Basta volerlo. La politica impari.

d Avete dimostrato di essere protagonis­ti come cittadini... È la ricchezza del nostro Paese

Alfieri della Repubblica Dall’atleta paralimpic­o che ha salvato dalle onde una bimba alla 16enne che ha convinto un coetaneo a non lanciarsi dal tetto

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Il Presidente Sergio Mattarella abbraccia uno dei 29 Alfieri della Repubblica durante la cerimonia di ieri. Sotto il saluto del capo dello Stato agli altri ragazzi e di fianco tutti insieme
Insieme Il Presidente Sergio Mattarella abbraccia uno dei 29 Alfieri della Repubblica durante la cerimonia di ieri. Sotto il saluto del capo dello Stato agli altri ragazzi e di fianco tutti insieme

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