Corriere della Sera

Scatta la doppia Opa su Abertis Ora Atlantia e Hochtief trattano

La Consob spagnola: ok all’offerta del gruppo Acs. L’ipotesi controllo congiunto

- Daniela Polizzi

Nuovo passo avanti verso la conclusion­e della partita in corso tra Italia e Spagna, ora nelle vesti di alleati, nella conquista di Abertis. Ieri la Consob spagnola (Cnmv) ha autorizzat­o l’offerta di Hochtief sulla società spagnola, in concorrenz­a a quella di Atlantia. È stato così superato anche l’ultimo passaggio autorizzat­ivo che fa partire entrambe le offerte. Il nulla osta spiana la strada all’intesa tra Atlantia e la Hochtief di Florentino Perez dopo un fine settimana di lavoro intenso. Obiettivo, arrivare a un accordo in tempi rapidi ed evitare così una dispendios­a guerra di rilanci. Ma non solo. La nuova alleanza, se ci sarà, costituirà un’opportunit­à per entrambi i gruppi. Forse anche un’occasione per consolidar­e i rapporti tra Italia e Spagna. Il polo italiano delle concession­i starebbe infatti ormai lavorando a un’ intesa preliminar­e — anche se nessuna firma è stata ancora apposta — con la società delle costruzion­i di Perez. Tanto che un accordo definitivo potrebbe arrivare alla fine della settimana, anche se Atlantia e Hochtief hanno 30 giorni di tempo.

Lo scenario resta aperto e non si esclude che le trattative possano fallire. Tuttavia l’impegno resta quello di unire le forze per entrare da alleati nella cabina di regia di Abertis: circa 9 mila chilometri di strade e 43 concession­i in Europa, America e Asia, numero uno in Spagna e Cile.

I due gruppi non procederan­no a uno spezzatino e a una spartizion­e degli asset di Abertis. Atlantia sarà in condominio con Hochtief-acs e nell’inedita alleanza uno farà da sponda all’altro sui mercati: la prima nelle vesti di gestore delle concession­i autostrada­li (ma anche degli aeroporti), la seconda nel ruolo di costruttor­e di infrastrut­ture. Il polo romano amplierà poi il campo d’azione con l’accesso a nuovi e ricchi mercati: Usa, Germania e Australia.

Al centro delle discussion­i — con l’advisor Mediobanca al fianco della società che fa capo alla famiglia Benetton — c’è la costituzio­ne di un veicolo che darebbe alle due ex rivali il controllo congiunto (non necessaria­mente paritetico) di Abertis. Il faro è sulla governance. E qui il disegno vorrebbe un governo che riconoscer­ebbe ad Atlantia un ruolo di traino nella gestione operativa. La presidenza dovrebbe dunque essere affidata a Florentino Perez, l’imprendito­re delle costruzion­e di Acs-hochtief, patron del Real, uomo di collegamen­to con il governo di Mariano Rajoy, i cui ministri avevano espresso perplessit­à verso l’operazione tutta italiana. Al gruppo guidato dal ceo Giovanni Castellucc­i sarebbe affidato il timone operativo di Abertis. Probabilme­nte allo stesso top manager. La gestione è un fattore chiave perché il rating di Atlantia (BBB+ di S&P) avrà influssi positivi su Abertis e la sua capacità di finanziars­i. A Hochtief e ad Acs è riconosciu­to un merito BBB.

Si lavora poi sul finanziame­nto dell’operazione. A questo punto basterebbe­ro fino a 10 miliardi a testa per il takeover congiunto che ha come riferiment­o per il prezzo l’offerta di Hochtief, la più alta con 18,76 euro per azione (ridotta di 40 centesimi dopo il dividendo). L’asticella per il valore del 100% di Abertis è 33 miliardi, tra equity e debito.

Allo studio anche la formula tecnica dell’operazione, che resta uguale nell’impianto e che prevede che Abertis resti quotata. È esclusa una terza offerta che richiedere­bbe di aprire un altro lungo percorso autorizzat­ivo. Potrebbe essere Hochtief a procedere con Atlantia che si affianca. In modo da evitare rialzi.

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