Scatta la doppia Opa su Abertis Ora Atlantia e Hochtief trattano
La Consob spagnola: ok all’offerta del gruppo Acs. L’ipotesi controllo congiunto
Nuovo passo avanti verso la conclusione della partita in corso tra Italia e Spagna, ora nelle vesti di alleati, nella conquista di Abertis. Ieri la Consob spagnola (Cnmv) ha autorizzato l’offerta di Hochtief sulla società spagnola, in concorrenza a quella di Atlantia. È stato così superato anche l’ultimo passaggio autorizzativo che fa partire entrambe le offerte. Il nulla osta spiana la strada all’intesa tra Atlantia e la Hochtief di Florentino Perez dopo un fine settimana di lavoro intenso. Obiettivo, arrivare a un accordo in tempi rapidi ed evitare così una dispendiosa guerra di rilanci. Ma non solo. La nuova alleanza, se ci sarà, costituirà un’opportunità per entrambi i gruppi. Forse anche un’occasione per consolidare i rapporti tra Italia e Spagna. Il polo italiano delle concessioni starebbe infatti ormai lavorando a un’ intesa preliminare — anche se nessuna firma è stata ancora apposta — con la società delle costruzioni di Perez. Tanto che un accordo definitivo potrebbe arrivare alla fine della settimana, anche se Atlantia e Hochtief hanno 30 giorni di tempo.
Lo scenario resta aperto e non si esclude che le trattative possano fallire. Tuttavia l’impegno resta quello di unire le forze per entrare da alleati nella cabina di regia di Abertis: circa 9 mila chilometri di strade e 43 concessioni in Europa, America e Asia, numero uno in Spagna e Cile.
I due gruppi non procederanno a uno spezzatino e a una spartizione degli asset di Abertis. Atlantia sarà in condominio con Hochtief-acs e nell’inedita alleanza uno farà da sponda all’altro sui mercati: la prima nelle vesti di gestore delle concessioni autostradali (ma anche degli aeroporti), la seconda nel ruolo di costruttore di infrastrutture. Il polo romano amplierà poi il campo d’azione con l’accesso a nuovi e ricchi mercati: Usa, Germania e Australia.
Al centro delle discussioni — con l’advisor Mediobanca al fianco della società che fa capo alla famiglia Benetton — c’è la costituzione di un veicolo che darebbe alle due ex rivali il controllo congiunto (non necessariamente paritetico) di Abertis. Il faro è sulla governance. E qui il disegno vorrebbe un governo che riconoscerebbe ad Atlantia un ruolo di traino nella gestione operativa. La presidenza dovrebbe dunque essere affidata a Florentino Perez, l’imprenditore delle costruzione di Acs-hochtief, patron del Real, uomo di collegamento con il governo di Mariano Rajoy, i cui ministri avevano espresso perplessità verso l’operazione tutta italiana. Al gruppo guidato dal ceo Giovanni Castellucci sarebbe affidato il timone operativo di Abertis. Probabilmente allo stesso top manager. La gestione è un fattore chiave perché il rating di Atlantia (BBB+ di S&P) avrà influssi positivi su Abertis e la sua capacità di finanziarsi. A Hochtief e ad Acs è riconosciuto un merito BBB.
Si lavora poi sul finanziamento dell’operazione. A questo punto basterebbero fino a 10 miliardi a testa per il takeover congiunto che ha come riferimento per il prezzo l’offerta di Hochtief, la più alta con 18,76 euro per azione (ridotta di 40 centesimi dopo il dividendo). L’asticella per il valore del 100% di Abertis è 33 miliardi, tra equity e debito.
Allo studio anche la formula tecnica dell’operazione, che resta uguale nell’impianto e che prevede che Abertis resti quotata. È esclusa una terza offerta che richiederebbe di aprire un altro lungo percorso autorizzativo. Potrebbe essere Hochtief a procedere con Atlantia che si affianca. In modo da evitare rialzi.