L’erede di Blankfein e la citazione di Mark Twain Cir, ricavi a quota 2,8 miliardi Beretta Holding, intesa in Qatar

(giu.fer.) Venerdì scorso il Wall Street Journal aveva anticipato la notizia che Lloyd Blankfein si stava preparando a lasciare la carica di Ceo di Goldman Sachs, entro la fine dell’anno, dopo oltre 12 anni al vertice della banca di Wall Street. E indicava i due co-presidenti Harvey Schwartz e David Solomon come i principali candidati a succedere al manager 63enne. Lo stesso giorno Blankfein aveva risposto all’indiscrezione, sempre via Twitter: «E’ l’annuncio del @ Wsj, non il mio. Mi sento come Huck Finn mentre ascolta il proprio elogio funebre», richiamando «Le avventure di Huckleberry Finn», di Mark Twain. Ma ieri Goldman Sachs ha comunicato che Schwartz, 54 anni, lascerà la banca il 20 aprile, mentre Solomon, 46 anni, diventerà l’unico chief operating officer e presidente, ruoli ai quali erano entrambi stati promossi nel dicembre 2016. L’addio di Schwartz, cintura nera di karate ed ex responsabile del trading, sarebbe maturato dopo che la settimana scorsa lo stesso Blankfein avrebbe detto ai due eredi apparenti che Solomon sarebbe stato il suo probabile successore. (pa.pic.) Cir chiude il 2017 con ricavi e margini in crescita, rispettivamente a 2,8 miliardi (+6,7%) e 290 milioni (+12,2%). Il contenzioso fiscale di Gedi pesa anche sul risultato della holding del gruppo De Benedetti negativo per 5,9 milioni. Senza quest’onere straordinario l’utile netto di Cir sarebbe stato di 59,6 milioni dai 33,8 milioni del 2016. La proposta di dividendo è di 0,038 euro (invariato). Cofide archivia ricavi in aumento del 6,7% a 2,8 miliardi e un ebitda di 289 milioni. Beretta Holding ha siglato un accordo con Barzan Holding, che fa capo al ministero della difesa del Qatar, per la produzione di armi leggere. Il gruppo bresciano avrà una quota minoritaria nella joint venture con la holding qatariota. Un nuovo sito produttivo sarà costruito a Doha.