Corriere della Sera

Juventus, prove di fuga Con questo Dybala può sognare il triplete

Domani il recupero con l’atalanta per il +4 sul Napoli

- Paolo Tomaselli

E così, più o meno all’improvviso, è finito il campionato? Davvero la Juventus ha dato una mazzata al Napoli con quel gol di Dybala al 93’ contro la Lazio? I punti recuperati in due partite dalla squadra di Allegri sono 5 e in caso di vittoria contro l’atalanta domani nel recupero allo Stadium, quelli di vantaggio salirebber­o a 4. Con lo scontro diretto dell’andata a favore dei bianconeri (1-0 al San Paolo), con questo Dybala tornato come nuovo e con l’abitudine al successo della Juve, le prove tecniche di fuga saranno quelle giuste? Il calendario, sia in Italia che in Europa e gli infortuni fanno tenere dritte le antenne di Allegri: il momento di accelerare è questo, ma per lo scatto decisivo bisognerà aspettare 40 giorni. Giusto il tempo che manca al prossimo rendez vous col Napoli.

La Juve ha sempre molti tifosi nella sua campagna d’europa, almeno fino alle semifinali: più va avanti in Champions, più la squadra che ha vinto sei scudetti consecutiv­i può perdere qualche punto per strada. Almeno in linea teorica: l’anno scorso, sommando tutte le partite giocate sia prima che dopo le sei gare di ottavi, quarti e semifinali, la Juve ha sempre vinto, pareggiand­o con Atalanta e Torino a cavallo della semifinale di andata col Monaco. Quest’anno prima e dopo la doppia sfida col Tottenham sono arrivati solo successi, pesantissi­mi per giunta come quello contro la Lazio.

Vincere insomma aiuta a vincere ed è tutto fuorché un luogo comune. Però quest’anno il calendario non è stato troppo benevolo con la Juve. In attesa di sapere nel sorteggio del 16 marzo quale avversario le capiterà ai quarti, Allegri sa già che in caso di arrivo in semifinale la sua squadra sarà chiamata a un triplo salto carpiato: in 10 giorni dal 22 al 3 maggio dovrebbe affrontare il Napoli, l’andata di Champions, l’inter e il ritorno della semifinale. Un tour de force che costringe la Juve a correre adesso per allungare il passo e tenersi qualche punto di margine per gli scontri diretti «che saranno decisivi», come ripete Max. Anche perché dopo Inter e Napoli, i bianconeri dovranno andare a Roma due volte, per la finale di Coppa Italia col Milan (9 maggio) e per sfidare i gialloross­i nella penultima di campionato. Se ci sarà un momento per il Napoli per sfruttare la mancanza di impegni extra, sarà quello.

A meno che la Dybalite non colpisca ancora la squadra di Sarri. L’impatto di Paulo per ora sembra decisivo sulla corsa scudetto e può far sognare il triplete ai bianconeri: più muscoloso per il tanto lavoro svolto in palestra, più cattivo sotto porta, più che mai deciso a mettere in difficoltà il c.t. argentino Sampaoli e anche il mercato estivo, l’argentino sbarbato ha trascinato la Juve in testa da sola per la prima volta in questa stagione. Infondendo serenità anche al suo capitano Buffon, che ieri ha confermato di fatto la scelta dell’addio: «Quando hai ancoraggi certi e porti sicuri nella famiglia, — ha detto Gigi con accanto la compagna Ilaria D’amico — qualsiasi decisione, compresa quella di lasciare un mondo che ti è appartenut­o per oltre venti anni, fa meno paura». Tutto perfetto? Non proprio. Perché due pedine come Bernardesc­hi e Cuadrado staranno fuori ancora a lungo. Il rischio di trovarsi a corto di uomini su tutti i fronti c’è sempre. Ma vale la pena correrlo.

Buffon vicino all’addio: «Con ancoraggi certi e porti sicuri lasciare fa meno paura»

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(Canoniero) In forma Paulo Dybala

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