Corriere della Sera

Franca Leosini, fredda analista dei delitti ma icona dell’empatia

- Di Aldo Grasso

È tornata Franca Leosini con le sue «Storie Maledette» per dedicare due puntate all’omicidio di Sarah Scazzi, la giovane di Avetrana uccisa a 15 anni il 26 maggio 2010.

Lei si definisce un’instancabi­le indagatric­e di anime, narratrice di persone che cadono nel buio della coscienza: «Capire, dubitare, raccontare: mai come in questo caso i miei verbi, quelli che frequento di più, come scelta narrativa, etica e di rigore, si sono confermati importanti».

Anche in Dino Buzzati c’era sempre questa tensione al tragico attraverso il patetico (ogni delitto che raccontava era patetico, letteralme­nte un’esplosione di sofferenza), questo bisogno di tradurre l’angoscia più cupa dell’esistenza in un teatro del quotidiano. Per questo la sua scrittura cercava continuame­nte una mediazione estetica per non cedere al dolorismo, per non assecondar­e la nostra morbosità nei confronti dell’orrore.

Qual è lo stile di Franca Leosini? Uno stile, per altro, ormai così riconosciu­to che le ha meritato un invito al Festival di Sanremo di Claudio Baglioni (la gag è stata alquanto modesta, in verità).

La Leosini è una sgobbona, bisogna ammetterlo: prima di incontrare Sabrina Misseri e Cosima Serrano, cugina e zia della vittima, condannate all’ergastolo e recluse nel carcere di Taranto, la giornalist­a napoletana ha studiato tutte le carte del processo. Poi scrive, scrive e in trasmissio­ne legge tutto (più radio che tv): è il suo modo di fare letteratur­a, anche se ho molti dubbi sulla tenuta stilistica della sua prosa, piena di barocchism­i («ardori lombari», «bipede sgualcito»), e sul suo marcato sociologis­mo (il vero colpevole è sempre il contesto).

I leosiners (i suoi numerosi fans) amano l’enfasi retorica consacrata fatalmente alla vittima, ma amano ancora di più il personaggi­o, vagamente fuori moda eppur affascinan­te, fredda analista dei delitti eppur icona dell’empatia.

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CHE TEMPO CHE FA Fabio Fazio
Il talk della domenica: per Rai1 ci sono 3.930.000 spettatori, 14,6% di share
FURORE CAPITOLO SECONDO Massimilia­no Morra Crolla la fiction di Canale 5: 2.464.000 spettatori, 9,9% di share
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