A Bruxelles Padoan evoca l’instabilità Di Maio: è un avvelenatore di pozzi
Il ministro: per l’unione Europea siamo elemento di incertezza. Il leader M5S lo attacca
BRUXELLES Il «rischio Italia» preoccupa l’europa. Nella due giorni dei ministri finanziari dell’eurogruppo/ecofin, a Bruxelles, è emerso il timore che le costose promesse elettorali dei due partiti vincenti — il M5S di Luigi Di Maio e la Lega di Matteo Salvini — possano procurare lo sfondamento dei vincoli Ue di bilancio con conseguenze negative per la zona euro. «Tutti mi hanno chiesto cosa succederà in Italia e gli ho detto non lo so», ha dichiarato il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan al termine dell’ecofin, confermando le preoccupazioni dei colleghi: «Lo stesso commissario Moscovici ha citato l’italia come elemento di incertezza».
Di Maio ha definito Padoan «irresponsabile» per il suo «non so» sul futuro dell’italia, che ha considerato «quasi una provocazione, come a dire che, ora che vado all’opposizione, avveleno i pozzi». Il leader del M5S ha confermato la promessa del reddito di cittadinanza, ma ha precisato che il superamento dei vincoli Ue intende discuterlo a Bruxelles per «rivedere i parametri per gli investimenti». Anche Salvini ha rilanciato la sua flat tax al 15%. «Se serve ignoreremo il tetto del 3%» ha detto dando l’addio all’europarlamento, aggiungendo di voler contrattare «con Bruxelles in modo sereno per rispettare le esigenze italiane» e che «l’euro è e rimane una moneta sbagliata: non c’è un’uscita solitaria ed improvvisa, i nostri esperti stanno lavorando a un piano B».
Padoan ha preso le distanze da M5S e Lega dichiarando che «il Pd deve prendere atto del risultato delle elezioni e collocarsi all’opposizione» perché «spetta alle forze politiche che hanno vinto modificare in Parlamento le linee di politica di bilancio dell’italia e presentare le loro proposte a Bruxelles». La Commissione Ue, che fa le valutazioni tecniche sui bilanci nazionali, si è dichiarata disponibile ad attendere il nuovo governo, come fa sempre in situazioni simili. Ma dai ministri finanziari è trapelata preoccupazione soprattutto per la linea di Salvini (maxi tagli alle tasse e aumenti dei costi delle pensioni) perché lo sfondamento dei vincoli Ue provocherebbe una procedura per il debito eccessivo e farebbe scattare le clausole Ue di salvaguardia (con aumento dell’iva). Di Maio potrebbe riscuotere qualche apertura perché un reddito minimo garantito esiste nei principali Paesi Ue e la Commissione europea ha chiesto più volte all’italia di potenziare e accorpare i suoi scarsi sussidi anti povertà. Dovrebbe però negoziare le coperture di bilancio con Bruxelles.