Martina: «Opposizione ma no all’aventino» Lite Orlando-renziani
Calenda: «Evitiamo la sindrome da Asilo Mariuccia»
ROMA Si smarca da Matteo Renzi e davanti all’assemblea di Sinistra dem Maurizio Martina dice così: «Sono d’accordo con Cuperlo: il 4 marzo ci ha consegnato l’opposizione, ma guai all’aventino».
Le parole del reggente del Pd rimbombano al quarto piano del Nazareno. Annuisce in prima fila Luigi Zanda. Ascoltano con interesse dal palco l’organizzatore Gianni Cuperlo, Barbara Pollastrini e Andrea Orlando. La posizione di Martina viene letta come apertura a chi, come Dario Franceschini, pensa a una legislatura costituente con il sostegno di tutti: «Non ci tireremo indietro dal confronto e non aspetteremo che siano solo le forze che hanno vinto il 4 a fare le loro mosse. Noi contrattaccheremo e cercheremo di organizzare l’alternativa con un lavoro di centrosinistra aperto, plurale».
La novità della giornata è però rappresentata dalla presenza di Carlo Calenda, neo tesserato del Pd. Il quale fa un’analisi sulla sinistra, ammette la sconfitta ma, esclama, che «non possiamo parlarne per i prossimi 40 anni». Poi fuori dalla sala del Nazareno afferma: «Bene la linea di Martina e Cuperlo di stare all’opposizione, ma se a un certo punto bisogna fare un governo istituzionale, un governo di tutti, un governo del presidente insieme a tutti gli altri quello è un altro paio di maniche».
Il clima si infiamma quando prende la parola Andrea Orlando. L’incipit del Guardasigilli lascia il segno: «Dobbiamo riflettere sugli elementi di nepotismo e clientelismo che hanno caratterizzato il nostro partito». Sembra chiaro che l’identikit riporti a Renzi. Non a caso le truppe dell’ex segretario si infuriano. Silvia Fregolent, parlamentare vicina a Maria Elena Boschi, sbotta così: «Continuare ad organizzare riunioni di corrente in cui parlare di nepotismo e clientelismo è francamente controproducente». E Michele Anzaldi: «La violenza delle parole e dei toni contro Renzi all’iniziativa organizzata da Gianni Cuperlo sorprendono e lasciano esterrefatti».
Ma a sera Orlando chiarisce: «Il ragionamento che ho fatto non era assolutamente riferito a Renzi». E Calenda twitta: «Vediamo di evitare la sindrome da Asilo Mariuccia». E poi: «Governi Renzi/ Gentiloni tra migliori storia Italiana. Riforma istituzionale avrebbe cambiato verso al Paese».