Corriere della Sera

L’inter vuole battere il suo doppio limite: pochi gol e trasferte

Trappola Samp, «ma qualcosa è cambiato»

- Guido De Carolis

È una trappola e si vede lontano un miglio. Ricaricata dal pareggio contro il Napoli, l’inter incrocia una Samp traumatizz­ata dalla pesante sconfitta di Crotone. La semplice equazione basta ad autorizzar­e comode e scontate faciloneri­e. Non c’è però da fidarsi né dei nerazzurri, né della squadra di Giampaolo, debole con i deboli e fortissima con le grandi, soprattutt­o in casa dove ha già battuto la Juventus e conquistat­o 32 dei 44 punti che ha in classifica. Lo stadio Ferraris si è santificat­o come cimitero delle speranze e dei tecnici dell’inter. La stagione passata segnò due esoneri: a fine ottobre il k.o. con la Samp fece saltare De Boer, a maggio quello con il Genoa bruciò Pioli.

L’inter quest'anno ha già pagato dazio perdendo 2-0 un mesetto fa contro il Genoa e Spalletti fa i giusti scongiuri, perché oggi non può lasciare altre regalie per non scollarsi dalla corsa Champions. I nerazzurri però viaggiano pesanti in trasferta e non trovano il successo lontano da San Siro dal 25 novembre (1-3 a Cagliari). Dopo i rumorosi richiami sull’assenza di qualità, Spalletti si danna per ritrovare almeno la continuità perduta. «Nelle due ultime prestazion­i ho visto elementi buoni per far bene. Però ora le motivazion­i devono essere a duemila: va vissuto tutto in apnea da qui alla fine, dritti sui pedali e spingere».

L’inter degli strappi, degli spezzoni di partita, dei lunghi sonni in campo, non può però bastare per centrare l’obiettivo Champions. Davanti e dietro c’è chi corre e il calendario, con ben 7 trasferte (dove i nerazzurri non brillano) e sole 4 partite in casa non aiuta.

 Spalletti Nelle due ultime prestazion­i ho visto elementi buoni per far bene Va vissuto tutto in apnea da qui alla fine, dritti sui pedali e spingere

Serie A 29ª giornata

Il male dell’inter è in fondo semplice da scovare: segna poco, e molto meno delle altre, soprattutt­o nelle ultime dieci giornate. «I gol diminuiti a volte dipendono dai periodi che stai passando», si fa forza Spalletti. E il momento è dei peggiori per lo scomparso Perisic, da cui si attendono cenni di vita, e pure per Icardi, senza reti dal 5 gennaio. L’inseguimen­to al 100° gol in serie A è diventato la luna nera di Maurito. Proprio a Genova con la maglia della Samp trovò il suo primo centro più di sei anni fa, sempre da qui spera di rilanciare la corsa interista verso la Champions e riprendere la sua per una maglia dell’argentina al Mondiale. Ma se davvero, come sostiene Spalletti, «qualcosa è cambiato» è tempo di dimostrarl­o, gli appelli sono finiti. Caccia al 100 Mauro Icardi, 25 anni, contro la Samp va a caccia del suo gol numero 100 in serie A. Il primo nel nostro campionato lo segnò proprio con la maglia della Samp il 18 novembre 2011 nel 3-1 dei blucerchia­ti al Genoa. Icardi è alla quinta stagione con la maglia dell’inter (Getty Images)

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