Cipressi, vetro e acciaio: ecco la Serra dei Poeti
Presentata oggi nella Fattoria di Celle l’opera progettata da Sandro Veronesi nell’inedita veste di architetto e dal paesaggista Andrea Mati
Un monumento alla poesia. Lo hanno concepito così il paesaggista-musicista Andrea Mati e Sandro Veronesi, qui nel doppio ruolo di scrittore internazionalmente riconosciuto e architetto alla sua opera prima. Risultato della loro collaborazione è la Serra dei Poeti, che oggi viene ufficialmente scoperta nella Fattoria di Celle, a Santomato di Pistoia. Un luogo speciale — a trenta chilometri da Firenze, la Fattoria ospita la collezione di arte ambientale messa insieme a partire dagli anni Settanta da Giuliano Gori, una delle più importanti al mondo — e una data speciale, il 21 marzo, Giornata mondiale della poesia che anche «la Lettura» ha celebrato ieri con una serata di reading nella Sala Buzzati del «Corriere», a Milano.
Ottantesima installazione della Fattoria, la Serra dei Poeti ha due anime: Focus, i trenta cipressi, ognuno dedicato a un poeta italiano, disposti su quattro filari da Mati, e la Serra vera e propria, verso cui i filari convergono, ideata da Veronesi. Una struttura in vetro e acciaio — il progetto su carta era stato anticipato sulla copertina del numero #327 de «la Lettura» — ispirata al paraboloide iperbolico, espressione plastica del concetto fisico di «resistenza per forma» che Veronesi accosta idealmente alla poesia, qui letta come simbolo universale di resistenza per forma.
Progetto in progress, la Serra — che da sabato sarà aperta al pubblico — ha in sé un semenzaio dove saranno fatte crescere a rotazione piante cantate dalla poesia italiana: il busso e i ciliegi di Villa Amarena della Signorina Felicita di Guido Gozzano, la ginestra di Giacomo Leopardi, i limoni di Eugenio Montale. Anche i cipressi — della varietà Bolgheri, di memoria carducciana — cresceranno di numero, a incrementare il parco della tenuta che, a marzo del 2015, ha perso più di 500 piante storiche in seguito a una tempesta di vento. In un dialogo continuo tra natura, arte e poesia.