Cnel, nessuna indennità ai consiglieri
Egregio Direttore, stupisce che il principale quotidiano nazionale riporti in prima pagina delle notizie infondate. Il presupposto sul quale si basa l’intera riflessione di Pierluigi Battista circa il Cnel e le scelte politiche del presidente del Consiglio ruotano intorno alla notizia infondata di un ripristino delle indennità per i consiglieri del Cnel. Le indennità sono state abrogate dall’art. 1, comma 289, della Legge 23 dicembre 2014 n. 190 e non più ripristinate. Ai nuovi consiglieri spetta il solo rimborso spese se residenti fuori Roma.
Nel pezzo si parla poi di «dimensioni elefantiache dirigenziali»,quando è verificabile in modo semplice che a oggi sono in servizio presso il Cnel 1 dirigente di prima fascia e 3 dirigenti di seconda fascia. Inutile poi aggiungere che quando si esprimono giudizi circa la produzione scarsa del Consiglio nei suoi 60 anni di sevizio costituzionale, si dimentica di prender visione di documenti pubblici, presenti anche sul sito web del Cnel, come i 970 rapporti sui temi più rilevanti del mercato del lavoro e delle conseguenze sociali delle scelte economiche dei governi nella storia repubblicana. Come può immaginare, più delle notizie di altre testate, riprese anch’esse in modo superficiale, è stato proprio l’articolo in prima pagina del suo autorevole quotidiano a costringerci a diramare un comunicato stampa di smentita.
Cordiali saluti.