Musica e diplomazia: il K-pop canta al Nord Ma Kim boccia la stella di «Gangnam Style»
C’è anche Psy, il divo del tormentone «Gangnam Style», al tavolo dei colloqui tra le due Coree impegnate in un tour de force diplomatico. O meglio, c’è l’ombra del rapper sudcoreano, perché il governo di Seul avrebbe voluto mandarlo al Nord per un concertone e a quanto pare il regime di Pyongyang ha messo il veto. Di dossier da affrontare le delegazioni dei due Paesi ancora tecnicamente in guerra ne hanno parecchi e tutti delicati: la denuclearizzazione, i missili, le decine di migliaia di famiglie separate dalla cortina di ferro sul 38° Parallelo, l’embargo che strangola la Nord Corea. Gli emissari hanno poco tempo per definire l’agenda del vertice programmato per il 27 aprile tra Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jaein. Ma nel sottile gioco di segnali politici c’è anche la musica, con il vulcanico Psy.
A febbraio, le Olimpiadi invernali in Sud Corea sono state allietate dalla presenza di un battaglione di majorettes e di un’orchestra di nordcoreane gentilmente spedite da Kim Jong-un (spese pagate dal governo di Seul e grande successo di pubblico). In questo bel clima di riconciliazione nazionale è il turno del governo di Seul di ricambiare, mandando al Nord le star del K-pop (che trovi tutti gli aggiornamenti sulla Corea del Nord con news, foto e video sta per il genere Korean pop). È stato concordato l’invio a Pyongyang per quattro giorni, dal 31 marzo al 3 aprile, di nove band sudiste, in tutto 160 tra cantanti, musicisti e tecnici di suono e luci. E qui si è aperto il caso Psy.
I diplomatici hanno discusso tutti i dettagli: il titolo dei due concerti in programma, «Arriva la Primavera!», che suggerisce anche una fioritura di buona volontà politica. I brani del repertorio, che saranno «interculturali», alcuni cari alla tradizione nordcoreana, altri lanciati dall’industria musicale sudcoreana.
I particolari del negoziato sono stati tenuti riservati, perché non dev’essere facile evitare di urtare la sensibilità di Kim Jong-un, abituato a controllare tutto nella società della Repubblica democratica popolare di Corea. Tra i gruppi che hanno passato l’esame, salvo sorprese, ci sono le ragazze del gruppo Red Velvet e la vistosa Seo Hyeon, che ha reso celebre la band Girls Generation.
Ma Psy, all’anagrafe Park Jaesang, è la gloria nazionale del genere e di fronte alle domande pressanti della stampa di