Corriere della Sera

L’esorcista, la Juve e i pellegrina­ggi I riti di Moggi, Capello toccava ferro

Napoli, l’inchiesta sui rapporti tra l’ex dg bianconero e don Barone: con lui a Lourdes

- Titti Beneduce

NAPOLI «Don Michele non ha mai benedetto la squadra della Juventus prima delle partite, tuttavia nelle occasioni in cui si è recato allo stadio ha avvicinato alcuni giocatori, perché sostanzial­mente aveva un atteggiame­nto esibizioni­sta. Ricordo che l’allenatore della squadra dell’epoca, Fabio Capello, ogni qualvolta lo incontrava toccava ferro».

È il 16 marzo, sono da poco passate le 9 del mattino e davanti ai pm di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) c’è Luciano Moggi, notissimo ex direttore generale della Juventus, ancora oggi ospite di tante trasmissio­ni televisive. I magistrati lo hanno convocato come persona informata sui fatti a proposito di una telefonata intercorsa tra lui e don Michele Barone, sacerdote ed esorcista agli arresti dalla fine dello scorso febbraio con le accuse di maltrattam­enti e lesioni gravissime.

Stando alle accuse della Procura avrebbe sottoposto a terribili sevizie una ragazzina di appena 15 anni che i genitori ritenevano posseduta dal demonio tanto da rivolgersi al sacerdote. In particolar­e, come hanno raccontato diversi testimoni, nel corso degli esorcismi (che comunque non era autorizzat­o a compierle) le avrebbe schiacciat­o con un piede la testa contro il pavimento, fino a provocarle Invadente

Dopo un po’ è diventato invadente, chiedeva biglietti per le partite e poi voleva anche gli autografi dai giocatori

una deformazio­ne permanente dell’orecchio e di conseguenz­a del profilo.

Che cosa hanno in comune l’ex dirigente di Napoli e Juventus (tra le altre) e un sacerdote che nell’entroterra casertano pratica violenti riti di sapore medievale? Secondo gli inquirenti molto, forse anche interessi di natura economica. In una telefonata dello scorso luglio, per esempio, don Michele Barone lo chiama e gli chiede con insistenza la restituzio­ne di una somma di denaro. I pm, dunque, lo convocano perché vogliono vederci chiaro.

Moggi spiega innanzitut­to come ha conosciuto il prete: «Nel 2005, al santuario del Divino Amore (importante edificio sacro di Roma ndr), lui mi ha riconosciu­to e si è presentato. Da quel momento abbiamo avuto occasione di incontrarc­i: avendo appreso che lui organizzav­a dei pellegrina­ggi a Lourdes, insieme a mia moglie e ad altre persone, essendo credente, ho partecipat­o per alcuni anni a questi viaggi». Dal verbale, dunque, salta fuori un Luciano Moggi inedito: religioso devoto oltre che scaltro manager sportivo.

Ma perché don Michele pretendeva da lui dei soldi? Si trattava, assicura il teste, proprio di un piccolo debito relativo a uno degli ultimi pellegrina­ggi fatti insieme, nel 2010: tornati in Italia, Moggi — racconta lui — saldò solo una parte del suo debito: circa 400 euro su un totale di 2.000. Da allora il sacerdote cominciò a pressarlo per ottenere la restituzio­ne della somma rimanente.

E, se Capello lo temeva perché pensava che portasse sfortuna, anche il dirigente ad un certo punto decide di tenerlo a distanza: «Quando ho conosciuto Barone, mi sono fidato ritenendol­o una persona seria anche in virtù del fatto che durante i pellegrina­ggi ho notato che aveva un rapporto molto confidenzi­ale con monsignor Andreatta (Liberio Andreatta, a lungo potentissi­mo capo dell’opera romana pellegrina­ggi ndr). Tuttavia dopo un po’ è diventato particolar­mente invadente, chiedendo biglietti per le partite, e nell’occasione della sua partecipaz­ione anche autografi di giocatori. Progressiv­amente l’ho allontanat­o».

Lucianone Moggi, del resto, non era l’unico vip a cercare, almeno in una prima fase del loro rapporto, la compagnia del sacerdote esorcista. Tra gli adepti di don Michele, secondo i pubblici ministeri, c’erano anche personaggi del mondo dello spettacolo come Claudia Koll e Sara Tommasi.

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In orbita Il modulo spaziale Tiangong-1 in una immagine del 2013
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In alto don Michele Barone, 42 anni, sacerdote agli arresti per le sevizie su una 15enne ritenuta dai genitori indemoniat­a. Sotto Luciano Moggi (Ansa), 80 anni, ex dirigente calcistico, convocato dai pm come persona informata sui fatti
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