Sorpresa Vuitton: ecco Virgil Abloh, l’anticonformista
La nomina è una risposta a Gucci?
Settimana di gran parlare questa nel mondo della moda sul colpo grosso di Louis Vuitton che ha nominato Virgil Abloh, il designer di Off White, nuovo stilista delle collezioni uomo, con effetto immediato. La prima sfilata sarà addirittura a giugno in occasione della settimana della moda uomo a Parigi. Una mossa davvero astuta quella della maison francese del gruppo Lvmh di monsieur Bernard Arnault che non si può non leggere come la risposta a quella (vincente) che i rivali di Kering di monsieur François-henri Pinault fecero tre anni fa con la scommessa su Alessandro Michele che ha portato Gucci a crescere a due cifre.
Abloh è indubbiamente fra gli stilisti più interessanti del momento per il successo costruito in pochi anni (prima apparizione nel 2012) con la sua linea, che è di culto fra i giovani e non solo loro, cominciata dallo street wear esclusivo e arrivata, con l’ultimo show parigino, a uno stile e a un lusso contemporaneo.
«È un onore per me accettare la posizione di direttore artistico Uomo di Louis Vuitton. Trovo che la storia e l’integrità creativa della maison siano le fonti d’ispirazione chiave a cui guardare per creare parallelismi con i tempi moderni», sono le sole parole ufficiali di Abloh, 37 anni, la cui storia è interessante quanto il suo successo, proprio per un percorso formativo così diverso da quello della maggior parte dei designer.
Nato a Rockford, Illinois nel 1980, è un artista, architetto, ingegnere, direttore creativo e designer e per parecchi anni è stato il consulente di Kanye West oltre che un dj super quotato. Dopo la laurea in ingegneria civile presso la University of Wisconsin Madison, ha conseguito un master in Architettura all’illinois Institute of Technology, in un programma fondato da Mies van der Rohe. Qui ha imparato il concetto di lavoro multidisciplinare.
Con Off-white ha debuttato nel 2012 con un’opera d’arte e nel 2013 con una collezione uomo e donna, sfilando durante la Paris fashion week nel 2015: le sue sneaker con l’etichetta a vista e le sue felpe
A giugno il debutto
È il nuovo direttore artistico delle collezioni maschili. A giugno la prima sfilata
sono diventate oggetto di culto pop, subito. Non a caso il ceo di Vuitton, Michael Burke, ha sottolineato, nell’annunciare la nomina: «Ho seguito con grande interesse l’ascesa di Virgil, che ha lavorato con me da Fendi nel 2006, e sono entusiasta di vedere come la sua innata creatività e il suo approccio anticonformista lo abbiano reso così influente, non solo nel mondo della moda, ma anche cultura pop di oggi. La sua sensibilità per il lusso e il savoir-faire sarà la chiave per portare il menswear di Louis Vuitton verso il futuro».