12 micron, la lana più fine del mondo
Loro Piana a Hong Kong con una scultura-nuvola che racconta la trasformazione del materiale
Tutto parte dal tatto, da un’esperienza sensoriale capace di trasportare, con una carezza, dentro a una storia iniziata oltre 90 anni fa. Passato e futuro: è qui, a Hong Kong, al diciottesimo piano dell’ H Queen’s, che viene ripercorsa la tradizione e l’evoluzione di Loro Piana. L’azienda simbolo del made in Italy, nel 2013 acquistata dalla multinazionale francese del lusso Lvmh, ha scelto il contenitore di Art Basel Hong Kong — una delle fiere d’arte più influenti del mondo — per raccontare con una scultura The Gift of Kings, una lana rara e pregiata, della finezza di 12 micron, nata nel 2014.
L’azienda che ha inventato il Tasmanian — parola entrata nel 1998 nel dizionario italiano Zingarelli — in Asia celebra una lana ancora più fine del cashmere, sottile come la vicuña e disponibile in quantità limitatissima: circa 2000 chilogrammi all’anno contro i 500 milioni di chilogrammi di fibra messi all’asta ogni anno in Australia e Nuova Zelanda. Inaugurata mercoledì scorso durante un evento social, l’installazione è una scultura evanescente. Una nuvola si snoda lungo tre stanze che raccontano le varie fasi della trasformazione del materiale. «È un invito ai visitatori a entrare e toccarla — spiega Fabio d’angelantonio, ceo dell’azienda —, per conoscere un tessuto che nel XVIII secolo i sovrani spagnoli donavano alle dinastie regnanti di Francia, Inghilterra e Olanda. Oggi è lo stesso dono che Loro Piana riserva ai propri clienti, sotto forma di capi realizzati con la lana più fine al mondo».
Da trent’anni l’azienda di Quarona, in Valsesia, intreccia legami strettissimi con allevatori australiani e neozelandesi, incentivati attraverso accodi pluriennali a produrre lana sempre più fine: il legame con loro è alla base di un percorso di eccellenza. «Io stesso ho imparato a tastare l’entusiasmo dei farmers e ad informarmi se i figli hanno deciso di fare lo stesso lavoro, segno di condivisione del progetto». Alla base di questa filosofia c’è il cliente Loro Piana, che quando entra in boutique, prima ancora di guardare, tocca. Eleganza timeless, gusto formale, ma anche una varietà di colori, forme e disegni: «Il nostro cliente tipo è curioso e abituato a girare il mondo, riconosce ad occhi chiusi il prodotto di qualità ed è esigente in termini di servizio». A proposito: una grande attenzione viene data al retail, considerato un’esperienza diversa dalle altre. «Abbiamo oltre 100 negozi nel mondo e sono pensati come un’oasi di tranquillità, dove non c’è pressione all’acquisto, anzi stiamo aggiungendo poltrone per invitare i clienti a rilassarsi. C’è una relazione precisa tra buona educazione e business».
La scelta di Hong Kong, per l’installazione The Gift of Kings, non è casuale. «I clienti asiatici adorano questo tessuto, adatto a temperature meno rigide di quelle europee. Hong Kong è la porta d’asia, un mercato importante, dove quest’anno abbiamo aperto quattro negozi, senza trascurare altre piazze, come l’america». Qui, a inizio estate, verrà inaugurata la prima boutique agli Hamptons, luogo prediletto dai newyorchesi per le vacanze. «Da sempre seguiamo i nostri clienti nei posti di villeggiatura».
Il passaggio di testimone al gruppo Lvmh è stato fatto con rispetto e continuità. «Il mio arrivo è recente, ma mi è stata subito chiara l’intenzione di non alterare l’identità del prodotto e il savoir-faire italiano. Al tempo stesso la famiglia Loro Piana (titolare del 15 per cento della quota, ndr), ha continuato ad essere presente, con i consigli e le ispirazioni di Pier Luigi e Luisa Loro Piana, musa della collezione donna, che punta a femminilizzarsi».
Se il mondo maschile è in continua oscillazione tra passato e presente con la reinterpretazione di pezzi iconici, c’è un altro universo, quello dei giovani, a cui l’azienda guarda con interesse. «Abbiamo cominciato
Il dono dei re Nel XVIII secolo i sovrani spagnoli lo donavano alle altre dinastie regnanti
a sfruttare il potenziale dei social e ormai il rapporto tra età e portafogli è sempre più labile». Non ci sono solo i giovani tycoon della Silicon Valley, ma anche il pubblico asiatico, che ha meno di 30 anni e familiarizza con Loro Piana acquistando le scarpe, primo passo verso un total look. «Usiamo i social senza abusarne, approcciamo all’e-commerce e ci piace definirci digital-smart. Dove il lusso incrocia l’informale noi ci siamo, da sempre».