Corriere della Sera

Derivati, la Cgil nella causa contro Morgan Stanley e il Tesoro

- Enrico Marro

ROMA La Cgil si è costituita parte nel procedimen­to contro la banca d’affari Morgan Stanley e 4 ex dirigenti del ministero dell’economia aperto su iniziativa del procurator­e generale della Corte dei Conti del Lazio presso la stessa magistratu­ra contabile per il caso dei contratti sui derivati. La procura contesta un danno erariale di circa 4 miliardi, di cui 2,7 in capo a Morgan Stanley e il resto complessiv­amente a Maria Cannata (ex direttore generale del debito pubblico) , Vincenzo La Via (direttore generale del Tesoro ed ex capo del debito pubblico), Vittorio Grilli e Domenico Siniscalco, entrambi ex ministri dell’economia oltre che ex alti dirigenti del dicastero.

La controvers­ia ruota intorno a una serie di contratti derivati sottoscrit­ti dal Tesoro a partire dal 1994 con la Morgan Stanley. Tali contratti, finalizzat­i alla copertura dei rischi su tassi e cambi futuri, rappresent­ano, secondo la procura, una scommessa finanziari­a non consentita dall’ordinament­o per quanto riguarda la gestione dei conti pubblici. Tanto più che tali contratti contenevan­o una clausola unilateral­e di rescission­e anticipata a favore di Morgan Stanley, che consentiva alla banca d’affari di ritirarsi quando la scommessa sottostant­e i contratti si fosse rivelata vincente, cosa avvenuta tra la fine del 2011 e gli inizi del 2012, quando il Mef fu costretto a versare circa tre miliardi a Morgan Stanley che, oltretutto, dice la procura, operava in confitto di interessi, in quanto consulente dello stesso Tesoro per la gestione del debito pubblico.

L’«atto di intervento adesivo» è stato presentato per conto di Federconsu­matoricgil dall’avvocato Roberto d’atri. La prima udienza è prevista per il 19 aprile. «La Cgil si costituisc­e in questo processo - spiega la leader Susanna Camusso - perché mentre si tagliavano le pensioni si creava un danno all’erario di 4 miliardi per contratti con Morgan Stanley che non dovevano essere fatti. E aggiungo che i due ex ministri sono oggi “casualment­e” impegnati in banche d’affari». Morgan Stanley e le persone chiamate in causa dalla procura hanno sempre definito le accuse totalmente infondate.

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Al vertice Susanna Camusso, 62 anni, segretario generale della Cgil

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