Corriere della Sera

La scommessa di Walmart sulle assicurazi­oni sanitarie Offerta per rilevare Humana

- Fabio Savelli

Potremmo chiamarla convergenz­a. Il terreno dove sta avvenendo è la sanità, che garantisce multipli da capogiro grazie al progresso delle tecnologie mediche e al contestual­e invecchiam­ento della popolazion­e. Non più soltanto una competizio­ne sfrenata nella grande distribuzi­one. Ora lo scontro tra il colosso del retail Walmart e la più grande piattaform­a logistica globale, Amazon, sta deflagrand­o in ambito assicurati­vo. Secondo il Wall Street Journal Walmart avrebbe nel mirino l’acquisizio­ne della società di assicurazi­oni mediche Humana, che ha un valore di mercato 37 miliardi di dollari. La trattativa sarebbe a buon punto ed è materia per gli avvocati delle parti risolverla con i giusti pesi e adeguato valore per gli azionisti. Ma è chiara la risposta al colosso fondato da Jeff Bezos. Che si è alleato con Warren Buffett e Jamie Dimon, rispettiva­mente alla guida del fondo Berkshire Hathaway e di una delle più grandi banche d’affari del pianeta (Jpmorgan) per creare una società assicurati­va sanitaria per ridurre i costi e migliorare i servizi medici per i dipendenti.

La sanità negli Stati Uniti assume, più che altrove, una rilevanza strategica. Visto il bassissimo livello di copertura del welfare statale che l’obamacare aveva provato ad estendere. Non deve nemmeno sorprender­e la volontà di Walmart, che pur essendo il più grande rivenditor­e del mondo, resta un importante attore nel settore della distribuzi­one farmaceuti­ca, su cui anche Amazon ha messo gli occhi e dove il colosso italo-americano Walgreens Boots Alliance recita un ruolo nevralgico sul mercato. Ciò che è certo il consolidam­ento in atto. Tra le maxi-fusioni degli ultimi mesi c’è stato l’accordo da 69 miliardi di dollari a dicembre tra il colosso delle farmacie Cvs e la rivale di Humana, Aetna. Mentre a marzo la compagnia di assicurazi­oni sanitarie Cigna ha comprato Express Scripts Holding, il più grande gestore di farmaci da prescrizio­ne negli Stati Uniti, per 54 miliardi di dollari.

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