Corriere della Sera

Il primo spareggio

Inizia oggi allo Stadium la lunga volata per lo scudetto e per i posti-champions Le sfide stellari contro le grandi di Spagna Tutto si deciderà nei prossimi 22 giorni

- Alessandro Bocci

Si ricomincia e da qui in avanti non ci sarà un attimo di tregua. Juventus-milan, il piatto forte della trentesima giornata, è solo il primo spareggio di una lunga serie. Da oggi e sino al 22 aprile tutto sarà in gioco: il braccio di ferro per lo scudetto tra Allegri e Sarri, la corsa alla Champions delle milanesi, anche la Champions League vera e propria che mette le nostre contro i fenomeni Messi e Cristiano Ronaldo.

Si entra nel vivo in grande stile. Perché stavolta il Milan va allo Stadium con la convinzion­e di poter recitare alla pari e, magari, riuscire a fare lo sgambetto alla capolista. È vero che la Juve ha vinto nove degli ultimi dieci incroci. Ma i numeri e le prestazion­i infondono coraggio a Gattuso. Basta guardare la classifica del 2018 per rendersene conto. Dietro la regina, prima con 28 punti, c’è proprio il nuovo Milan a 25, gli stessi del Napoli. E nel conto va considerat­o che i rossoneri hanno da recuperare il derby. La differenza, a favore della capolista, l’ha fatta ancora la difesa impenetrab­ile di Max, che in campionato non subisce gol da dieci gare. Ma il Milan è credibile e pericoloso: cinque vittorie di fila e otto nelle ultime dieci in cui non ha mai perso sono un biglietto da visita di tutto rispetto. Anche la media punti mette le rivali di stasera sullo stesso piano: 2,80 per i bianconeri, 2,78 per i rivali. Equilibrio, qualità e ritrovata convinzion­e la ricetta di Gattuso, che ha vinto la sua sfida.

Il Milan vuole fermare la Juve non tanto per fare un piacere al Napoli quanto per riaprire la corsa alla Champions. Il futuro del Diavolo è adesso: la Juve, il derby mercoledì a San Siro e

la sfida con il Napoli il 15 aprile. Per Allegri il calendario è altrettant­o terribile: Milan e Real Madrid in casa, Benevento e ancora Madrid in trasferta nel giro di 11 giorni che potrebbero sconvolger­e il mondo bianconero. Il tutto in attesa dello scontro diretto con il Napoli, il 22 aprile alle 20.45.

I sarriani, due punti dalla capolista, hanno la possibilit­à, vincendo alle 18 in casa del Sassuolo, di contro sorpassare i rivali almeno per due ore e scaricargl­i addosso un bel po’ di pressione. Gli azzurri hanno fatto una scelta diametralm­ente opposta rispetto alla Juventus, sacrifican­do tutto nel nome dello scudetto. Ma ora devono cambiare passo, rispetto alla squadra che ha messo insieme appena 4 punti nelle ultime 3 partite senza mai incantare, neppure contro il Genoa al San Paolo. Serve un ritorno al calcio evoluto di Sarri, fatto di triangolaz­ioni perfette, possesso rapido e occupazion­e degli spazi.

Il mese che nasce sarà decisivo anche nella corsa alla Champions che verrà: la Roma deve difendere il terzo posto, ma inevitabil­mente lo farà pensando alla doppia sfida quasi impossibil­e contro Messi e il Barcellona. L’inter, rinata a Marassi, è nella condizione ideale per affrontare il derby mercoledì, a patto che non inciampi contro il Verona disperato. La Lazio ha l’occasione con il Salisburgo di arrivare almeno alle semifinali di Europa League, ma in campionato ha un po’ frenato. Occhio al Milan di rincorsa. Tutto è pronto. Saranno tre settimane di fuoco.

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