Corriere della Sera

Astronomia, sostantivo femminile

- di Augusto Veroni

Per quanto ne sappiamo tutto comincia con la Macchina di Anticitera. Un incredibil­e oggetto ellenico in grado di riprodurre, tramite ingranaggi, il moto dei pianeti allora conosciuti e molto altro ancora. La differenza con un orologio astronomic­o risiede nella mancanza di un «motore», sostituito da una manovella. Il «motore» arriverà più tardi, intorno all’anno Mille e da allora gli orologi astronomic­i diventeran­no una delle punte di diamante della tecnologia scientific­a, fino a trovare spazio negli ingombrant­i orologi da polso di Ulysse Nardin, la «trilogia del tempo» prodotta fra il 1985 e il 1992. Oggi Van Cleef & Arpels supera ogni limite con un orologio astronomic­o, il Planetariu­m, dedicato al mondo femminile: in una cassa di soli 38 mm è contenuto un movimento meccanico a carica automatica in grado di riprodurre il movimento di alcuni astri e di fornire (anche sul lato fondello) informazio­ni sul nostro sistema planetario. L’orologio dimostra quanto stia crescendo fra le donne l’interesse per le meraviglie della microtecni­ca meccanica. La presenza di pietre preziose e lavorazion­i orafe è più un tributo alla tradizione Van Cleef & Arpels che la principale motivazion­e d’acquisto. Sarà il pezzo forte di una ricca collezione. Prezzo: 224.500 euro.

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