Agenti armati oltre i confini Cosa prevedono le norme ?
1 Cosa prevede l’accordo di polizia al confine tra Italia e Francia?
Come spiega il questore di Torino, Francesco Messina: «Le regole d’ingaggio al confine, i rapporti transfrontalieri tra Stati, sono determinati da precise normative europee. In questi casi prima di tutto è sempre necessario avvisare con un atto formale, scritto, in genere anche successivo ad una comunicazione verbale tra gli esponenti della Gendarmeria e le forze dell’ordine italiane. Esistono convenzioni dell’agenzia delle Dogane francesi con le Ferrovie dello Stato italiane per la fruibilità di locali al confine, ma sono molto vecchie, risalenti agli anni 60. Nella saletta gestita dal Comune di Bardonecchia, per esempio, i doganieri non avrebbero potuto entrare».
2 I francesi possono entrare armati in Italia?
Finora è sempre stato consentito l’uso delle armi ma, sottolinea un funzionario del Dipartimento Immigrazione, «dopo Bardonecchia da parte italiana ci sarà un irrigidimento specie al Frejus e al Monte Bianco, dove i francesi sono presenti in forma statica. Ci sarà una supervisione italiana su tutte le loro attività. E in tutte le altre ipotesi d’ingresso da parte loro nel nostro Paese, ci sarà bisogno dell’autorizzazione preventiva delle autorità italiane». Dice Messina: «I francesi anche su questo devono sempre avvertire i colleghi italiani. È tutto scritto nel trattato di Schengen».
3 Come funzionano le pattuglie miste?
«I controlli dinamici sui treni, con la presenza in contemporanea di poliziotti francesi e italiani, sono attivi già da tempo nella zona di Ventimiglia» chiarisce il funzionario del Viminale. E nelle ultime settimane sono stati sottoscritti analoghi protocolli anche per le attività congiunte nelle zone di Torino e Cuneo con la definizione precisa delle modalità attuative. «C’è un accordo che permette alla polizia italiana di controllare i vagoni anche oltre il confine, fino a Modane, e ai francesi di arrivare fino a Bardonecchia — aggiunge Messina —. Il problema è quel che accade, una volta scesi dal treno, sul territorio italiano. In quel caso gli articoli 40 e 41 del trattato di Schengen sono molto specifici: un inseguimento è possibile, così come un’operazione di polizia ma è necessario avvisare il Paese su cui la polizia straniera sta operando e — se non è stato possibile avvisare prima per il carattere urgente dell’operazione — è obbligatorio richiedere l’intervento della polizia italiana».