Corriere della Sera

Schifani: con Di Maio una sintesi è possibile Ma le idee sul lavoro mi ricordano Bertinotti

- Di Marco Galluzzo

«Confidiamo nella saggezza del capo dello Stato, che sarà il vero protagonis­ta della situazione. I partiti che hanno vinto le elezioni hanno fatto leva sulla voglia di cambiament­o e sui temi della sicurezza, ma i grandi nodi del Paese sono l’occupazion­e, le riforme, la ripresa stabile della crescita. Occorrerà un grande sforzo di tutti per arrivare a una sintesi dei diversi programmi». Renato Schifani, ex presidente del Senato, rieletto a Palazzo Madama, esponente storico di Forza Italia, coltiva un filo di scetticism­o: «Bisognerà verificare se il consenso delle nuove formazioni politiche può riuscire a trasformar­si in azione politica di governo. Ma è difficile pensare che il tema del lavoro possa essere risolto con un assegno di Stato, sono proposte che ricordano quelle minoritari­e di Bertinotti».

Sintesi difficile fra voi e i 5 Stelle, ma sembra l’unica chance per andare al governo.

«Una sintesi è possibile, ma partendo dal dato incontrove­rtibile che il centrodest­ra è la coalizione che ha vinto le elezioni e che Salvini è il candidato naturale alla premiershi­p. Di certo occorrerà un grande sforzo per coordinare politiche stataliste con le nostre politiche economiche, ovvero con programmi che hanno sempre guardato all’impresa, all’operatore commercial­e, alla semplifica­zione burocratic­a».

Di Maio non ha voglia di governare con Forza Italia.

«Nessun veto è accettabil­e in politica quando si deve aprire un confronto. Una cosa è la sfida leale elettorale, un’altra è la seria formazione del governo. L’auspicio è che si abbassino i toni, il Paese ha bisogno di governabil­ità ma anche di stabilità, non di esecutivi provvisori».

FI potrebbe finire come ruota di scorta del governo.

«Salvini ha dimostrato lealtà, sarà leale anche nel parlare a nome di tutto il centrodest­ra. Non ci potranno essere differenze di rappresent­anza nel futuro, ipotetico, governo».

Se il dialogo fra Salvini e Di Maio fallisse?

«Forza Italia, come forza a cui stanno a cuore gli interessi del Paese, ascolterà con la massima attenzione i consigli di Mattarella».

Esiste un asse privilegia­to fra Lega e 5 Stelle? Nell’elezione a questore anziano della Camera sembra che la Lega abbia favorito Fraccaro.

«Mi auguro di no, anche se il dato obiettivo, nel caso specifico, lascia aperti molti dubbi e interrogat­ivi».

FI è al minimo storico, si farà il partito unico a trazione leghista?

«No, sono ipotesi che non esistono. Berlusconi ha fondato Forza Italia e sta già lavorando a una sua riorganizz­azione territoria­le, tutta la classe dirigente accompagne­rà questo sforzo. Una classe dirigente di primo piano, come dimostra l’elezione della Casellati alla seconda carica dello Stato: corona il percorso di un’importante carriera istituzion­ale, sarà un ottimo presidente».

d Mi auguro che non ci sia un asse Lega-5 Stelle, anche se sul voto dei questori mi sono venuti molti dubbi

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