Serie tv, sport, cinema Così cambierà l’offerta digitale
L’idea del pacchetto d’ingresso senza decoder o parabola
Un’offerta «rappresentativa» del palinsesto Sky. Dal 1 giugno sul digitale terrestre, piattaforma proprietaria di Mediaset ora noleggiata alla controllata del gruppo riconducibile a Rupert Murdoch. Con due canali tematici oltre ai nove di Premium già nel bouquet del Biscione, che verranno trasmessi anche sul satellite. E poi un pacchetto sport, con alcuni eventi in esclusiva. Una partita di Champions League (o di Europa League) a settimana. Forse la Formula 1 o il Motogp. L’accordo tra Sky Italia e Mediaset, con reciproco scambio di contenuti sulle due piattaforme, porterà sul mercato un’altra offerta, destinata a una clientela al momento non interessata al segmento premium.
1 Quanto costerà
Fonti vicine al dossier parlano di un’offerta «entry level». Un prezzo tra i 20 e i 25 euro al mese per tentare di accrescere la domanda di tv a pagamento nel nostro Paese, da tre anni ferma a circa 6,5 milioni di abbonati, comprendendo quelli di Sky e Premium. Non servirà né il decoder, né la parabola perché Sky, con questo accordo, affitta le frequenze del digitale terrestre di Mediaset grazie alle torri di trasmissione di Ei Towers. Tutte le tv di ultima generazione hanno ormai l’uscita per la smart card del digitale terrestre. In tutto saranno 11 canali, quattro per le serie tv (Premium Action, Crime, Joi, Stories) di cui il Biscione ha comprato i diritti, cinque per il Cinema (Cinema, Cinema +24, Energy, Emotion e Comedy) e i due nuovi di Sky.
2 L’assistenza ai clienti
Anche l’assistenza al cliente verrà accentrata. A regime il customer care verrà gestito da Sky, anche per gli abbonati a Mediaset Premium. I quali dovranno chiedere l’attivazione per vedere anche i due nuovi canali Sky sul digitale terrestre. Per capire che fine farà la tv a pagamento del Biscione bisognerà attendere l’esito della partita sui diritti tv del campionato di serie A per i prossimi tre anni, al momento opzionati dall’intermediario finanziario catalano Mediapro che dovrà rivenderli ai distributori. Se Premium non dovesse acquistarli è immaginabile un ridimensionamento della base abbonati e un calo della raccolta pubblicitaria compensato però da una forte riduzione dei costi e dai nuovi introiti per la capogruppo Mediaset derivanti dalle commissioni che Sky versa per questa intesa, nell’ordine di circa 80 milioni di euro all’anno.
3 La tv sulla fibra
L’altra novità riguarda l’accordo che Sky ha appena firmato con Open Fiber, che dall’estate 2019 consentirà di vedere la tv via Internet grazie alla tecnologia FTTH (Fiber to the home) della società Enel -Cdp. La banda ultralarga fino all’ultimo miglio servirà per le prestazioni del decoder Skyq che la tv di Murdoch lancerà sul mercato.