Corriere della Sera

Diluvio, emozioni e 4 gol: il Toro rinasce a Cagliari

Chiusa la striscia negativa, Belotti ancora a secco ma protagonis­ta. Mazzarri: «È stato grandissim­o»

- DAL NOSTRO INVIATO Giampiero Timossi

Benedetto Toro. È alla CAGLIARI vigilia di Pasqua che la squadra riesce finalmente a scrollarsi di dosso paure e incertezze esplose dopo il derby perso 1-0. Ci sono volute altre tre partite e (in parte) anche il primo tempo di Cagliari perché i giocatori granata ritrovasse­ro se stessi, la vittoria e quei punti che non arrivavano da quattro gare.

Succede tutto nel secondo tempo, ed è un diluvio: acqua, grandine, pressing, emozioni e 4 gol tutti insieme, cosa che in questo campionato al Torino non era mai riuscita. La vittoria che è una resurrezio­ne (calcistica) nasce dalle giocate dei suoi tre uomini migliori: il palo di Belotti che diventa assist per il primo gol di Iago Falque, seguito 4 minuti dopo da quello splendido di Ljajic e poi (34’) dal colpo del 3-0 di Ansaldi. A un minuto dal fischio finale ecco il quarto, lo segna Obi. Gol da Var, mica chiacchier­e. Belotti ancora una volta è coinvolto: prima la sua posizione viene giudicata irregolare, poi si riguarda tutto in Tv e il fuorigioco non c’è. Bella prova quella del capitano granata, che «alla fine era raggiante, questo è il nostro spirito, quello che dobbiamo avere per un nuovo inizio», spiega Mazzarri. Continua l’allenatore che ha decicato il successo a Mondonico: «Mi dispiace solo che il primo gol non lo abbia segnato lui, ma ha giocato una grandissim­a partita. Forse è ancora all’85%, presto sarà al 100% e arriverann­o altri gol, quelli che servono a vincere». Mazzarri, chiude, sul futuro: «La difesa a tre ha funzionato, ma è da perfeziona­re e non escludo si possa cambiare ancora. Il Cagliari è una buona squadra, ha un allenatore che sa come organizzar­la».

Partite entrambe con il 35-2, nella ripresa Mazzarri ha cambiato sistema, inserendo il trequartis­ta. Prima dell’ingresso di Ljajic è stato Baselli a giocare tra le linee, con il serbo (gol a parte) il gioco è sembrato scorrere finalmente fluido. Il Cagliari non ha cambiato sistema di gioco, difficilme­nte cambierà allenatore. Lopez, tecnico dei sardi, taglia corto: «Non penso alle dimissioni, la zona retrocessi­one resta a 5 punti, ma dobbiamo tornare subito squadra». Ora ad attendere il Cagliari ci sono due trasferte delicate, martedì con il Genoa e domenica a Verona. E prima una Pasqua diversa: tutti in ritiro.

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(Ansa) Classe Adem Ljajic, 26 anni

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