Corriere della Sera

L’addio a Mondonico fra lacrime, bandiere, fumogeni e il coro «Alzaci la sedia»

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Lacrime, applausi, bandiere e fumogeni hanno accompagna­to il feretro di Emiliano Mondonico, morto giovedì a 71 anni. Centinaia di persone hanno partecipat­o al funerale celebrato ieri nella sua Rivolta d’adda. Presenti soprattutt­o tifosi delle tante squadre in cui ha militato prima come giocatore e poi come tecnico, soprattutt­o Cremonese, Atalanta e Torino sulle cui panchine ha trascorso 19 stagioni. Il corteo funebre si è concluso sulle note di «Io vagabondo» e con un lungo applauso. Monsignor Feudatari ha ricordato che Emiliano Mondonico, prima di arrendersi al tumore, era riuscito solo a dire: «È dura». Molti tifosi hanno intonato il coro: «Emiliano, alzaci la sedia», ricordando la sua celebre protesta divenuta simbolo stessa dell’appartenen­za granata. «Un gesto spontaneo, genuino e anche un po’ ribelle, come era lui», ha commentato con tristezza il presidente del Torino Urbano Cairo.

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