Il Piano nazionale di assistenza c’è ma non decolla
L’inserimento della persona con malattia cronica in un percorso diagnosticoterapeutico assistenziale (pdta), la continuità delle cure e l’integrazione tra assistenza primaria e cure specialistiche sono tra i cardini del Piano nazionale della cronicità, in vigore da un anno e mezzo. «La presa in carico del malato è ancora lontana — denuncia Silvia Tonolo, presidente dell’associazione malati reumatici —. In molti casi il dialogo tra medici di famiglia e specialisti è un’utopia». Nei giorni scorsi il Ministero della Salute ha chiesto alle Regioni di comunicare lo stato di attuazione del Piano, dall’attivazione dei pdta alla continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio. «Per far sì che il Piano sia attuato dappertutto — dice Tonino Aceti, coordinatore del Tribunale per i diritti del malato — deve rientrare tra gli adempimenti monitorati dal Comitato nazionale di verifica dei Livelli essenziali di assistenza».