Mattarella e il messaggio ad Al Sisi per Regeni
ROMA «Il raggiungimento della verità» sulla «barbara uccisione» di Giulio Regeni «contribuirà a rilanciare e rafforzare» le relazioni tra Italia ed Egitto. L’auspicio lo mette nero su bianco il capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel giorno in cui Abdel Fattah Al Sisi viene riconfermato con il 97,08% di consensi (dal 41,5% degli elettori). Nel messaggio inviato al presidente della Repubblica Araba d’egitto, apparso sul sito dell’ambasciata d’italia al Cairo, Mattarella invia prima le «felicitazioni» per il «nuovo mandato». Poi l’attestazione di fiducia che «nel corso dei prossimi anni l’egitto potrà realizzare importanti riforme» secondo le «aspettative dell’amico popolo egiziano». Quindi il presidente italiano affronta il nodo più spinoso dei rapporti tra Italia ed Egitto: l’omicidio brutale, dopo atroci torture, del ricercatore italiano rapito al Cairo il 25 gennaio 2016, giorno del quinto anniversario delle proteste di piazza Tahrir, e riconsegnato dopo un lungo braccio di ferro diplomatico alla famiglia senza vita, con il corpo seviziato e con troppe bugie sulle circostanze della morte e del ritrovamento. «Abbiamo accolto con favore le dichiarazioni da lei fatte in più occasioni circa l’impegno suo personale e delle istituzioni egiziane a pervenire a risultati definitivi sulla barbara uccisione di Giulio Regeni», scrive il capo dello Stato. E si dice «certo che il raggiungimento della verità, attraverso una sempre più efficace cooperazione tra gli organi investigativi» rafforzerà i rapporti tra i due Paesi «vicini per storia, per relazioni ampie e diversificate, e per condivisione dello spazio geopolitico mediterraneo, caratterizzato da grandi sfide e vastissime opportunità di collaborazione e interdipendenza». Quindi l’auspicio delle «riforme». «L’italia, come sempre — rimarca Mattarella — non farà mancare il suo sostegno».