Salvini: con me a Palazzo Chigi via le sanzioni a Mosca
Il leader della Lega: danno incalcolabile per l’economia. Il sostegno di M5S e Forza Italia
Le sanzioni dell’unione Europa contro la Russia sono prorogate fino al 31 luglio ma dalla prossima estate, almeno nelle intenzioni dei partiti che si sono candidati a governare da Palazzo Chigi, si profila un cambio di passo nei confronti di Vladimir Putin. Le sanzioni economiche, introdotte dall’unione nel 2014 in risposta all’annessione illegale della Crimea, sono sempre state criticate da Forza Italia, M5S e Lega ma, tra i leader, il più determinato è il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, che ora torna all’attacco: «Dal governo spero di potere presto raccogliere l’appello del presidente della Confindustria russa: via queste assurde sanzioni che stanno causando un danno incalcolabile all’economia italiana».
In realtà, la crisi dell’interscambio Italia-russia è dovuto, oltre che alle ritorsioni di Mosca scattate dopo il varo delle sanzioni Ue, anche dal deprezzamento del rublo sull’euro e dal calo della domanda. Eppure Salvini ci riprova, prendendo spunto dall’intervista a Libero di Ernesto Ferlenghi (Confindustria russa) che chiede più coraggio all’italia, anche a costo di spezzare il fronte della fermezza della Ue: «Speriamo che la linea di Salvini diventi quella del governo... Le nostre aziende stanno perdendo posti di lavoro e decine di miliardi».
La Coldiretti ricorda che le esportazioni italiane verso la Russia sono state di poco inferiori agli 8 miliardi nel 2017 (tre miliardi in meno rispetto al 2013) anche perché «in seguito alle sanzioni decise dall’occidente... il leader del Cremlino ha stabilito un embargo totale per una importante lista di prodotti agroalimentari...». Ma le sanzioni Ue sono un «segnale politico» contro la violazione dei confini europei da parte della Russia così come lo sono le espulsioni dei diplomatici russi da diversi Paesi europei — in seguito al caso dell’ex spia del Cremlino Sergej Skipral avvelenata nel Regno Unito — che Salvini ha contestato aspramente: «Non ci sono governi che avvelenano le persone...».
A fianco di Salvini si è schierato Bobo Maroni (ala soccombente della Lega): «Le sanzioni vanno abolite». Stefano Maullu e Roberto Caon di Forza Italia suggeriscono di «recuperare lo spirito dello storico accordo di Pratica di Mare tra Berlusconi e Putin». Invece, Gianfranco Rotondi, anche lui eletto con FI, ricorda a Salvini il «postulato che si insegnava nelle scuole della Dc: “L’italia è amica della Russia ma alleata dell’america...”».
La linea sul caso Skripal
Il leghista aveva contestato anche le espulsioni dei diplomatici russi: «I governi non avvelenano le persone»