Litigano in salotto e uccide il marito con una coltellata
Trieste, è stata lei a chiamare gli agenti. La confessione: gli avrebbe strappato l’arma dalle mani. È ai domiciliari
Un rapporto logorato da anni, una coppia in crisi lacerata da frequenti liti e un profondo rancore accumulato da entrambi. L’ultima discussione, nel tardo pomeriggio di Pasqua, è stata fatale per Fulvio Visintin, 73 anni, dirigente di un’associazione calcistica giovanile, accoltellato a morte dalla moglie Loredana Crasso. È stata la stessa donna, 69enne, a chiamare la polizia dopo aver colpito il marito all’addome, che è deceduto per un’emorragia pochi minuti dopo l’intervento dei soccorsi.
Nella ricostruzione di quanto avvenuto nell’abitazione al secondo piano in via dei Vigneti 22, nello storico rione di Servola a Trieste, la donna è caduta più volte in contraddizione e, una volta sentiti anche i vicini e altre persone che conoscevano la coppia, Loredana Crasso ha confessato il delitto e il magistrato di turno tra domenica e lunedì ha decretato il fermo e ha posto la moglie di Visintin agli arresti domiciliari.
I due avevano passato la Pasqua da alcuni parenti: al ritorno, pare per futili motivi, è scoppiata l’ennesima furibonda lite. Secondo il confuso racconto fornito dalla moglie agli inquirenti, Fulvio Visintin era seduto sul divano in salotto ma ha iniziato a insultarla con in mano un coltello da cucina. Lei, sentendosi minacciata e «piena di livore coltivato verso il marito per i dissidi degli ultimi anni» come scrive la Questura, è riuscita a strappare il coltello dalle mani del coniuge e con la stessa arma l’ha colpito violentemente all’addome.
Subito si è accorta che la ferita era profonda e, considerato anche le precarie condizioni di salute dell’uomo, ha avvertito il 118 e poi ha avvisato la polizia. Per Visintin non c’è stato nulla da fare nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione. I poliziotti hanno trovato in salotto l’arma con la quale è stato consumato il delitto con ancora vistose tracce di sangue. L’appartamento è stato posto sotto sequestro.
I rilievi sono stati eseguiti dagli agenti della Polizia scientifica, dal medico legale e da due pattuglie della Questura di Trieste. Visintin era molto conosciuto a Servola per il suo impegno nella squadra di San Giovanni, una formazione calcistica attiva nel settore giovanile.