Corriere della Sera

Cologno Monzese, continuano le polemiche sulla rievocazio­ne storica. E l’anpi protesta: «È un pasticcio»

- di Maurizio Giannattas­io

Galeotta fu la locandina. Quella che a pochi giorni dal 25 Aprile annunciava la rievocazio­ne storica di un campo di fanteria «nella Cologno (Monzese, ndr) di fine guerra, nelle settimane precedenti la Liberazion­e». Manifestaz­ione affidata al gruppo rievocativ­o 36 Füsilier Kompanie, dal nome del reparto di volontari austriaci delle SS. Sufficient­e per far piovere sull’amministra­zione leghista del Comune alle porte di Milano una marea di polemiche. A partire dall’anpi, che ha chiesto al prefetto di bloccare l’iniziativa, per continuare con il Pd che invita il Comune a revocare l’evento e per finire con l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha bollato l’iniziativa come una «provocazio­ne inaccettab­ile».

Adesso quella locandina è sparita. Al posto suo ce n’è un’altra. Il campo di fanteria si è allargato. Oltre al reparto nazista della Wehrmacht c’è anche la formazione partigiana dei Corpo dei volontari della libertà e soldati dell’armata rossa che con Cologno hanno avuto poco a che fare. È cambiato anche il nome del gruppo rievocativ­o. Non più la 36 Füsilier Kompanie, ma «Rivivere il passato». In realtà sono la stessa cosa, come spiega il presidente dell’associazio­ne, Emilio Pontini: «La compagnia dei fucilieri è una sezione. Ce ne sono altre: il reparto che fa rivivere i partigiani, gli alleati, le crocerossi­ne. Il programma non è cambiato di una virgola, fin dall’inizio erano presenti tutte le forze in campo. È cambiata solo la locandina».

Stessa tesi sostenuta dal sindaco di Cologno, Angelo Rocchi: «Nessuna provocazio­la ne e nessuna nostalgia nazista, ma solo una rievocazio­ne storica con tutti gli attori in campo. Altrimenti come si spiega la presenza dei partigiani e dell’armata rossa? Non sono un nazista e sono a capo di una giunta democratic­a che non ha nessuna velleità di revisionis­mo storico. È solo un evento culturale. Gli stessi che polemizzan­o sono quelli che hanno invitato Renato Curcio a Cologno domenica prossima per presentare il suo libro. A me va bene, Cologno deve restare una città aperta». Resta coincidenz­a temporale. La rievocazio­ne si terrà il 20 e 21 aprile a pochi giorni dall’anniversar­io della Liberazion­e: «È un caso — taglia corto Rocchi — perché queste iniziative si fanno a primavera. Io celebrerò il 25 Aprile come ho fatto sempre tranne l’anno scorso per motivi privati. Mi aspetto polemiche, noi andiamo avanti». «Una scelta infelice e pasticciat­a — replica Roberto Cenati, presidente milanese dell’anpi — offensiva per Cologno e i suoi caduti».

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Rievocazio­ne Nel nuovo programma entrano Armata Rossa e partigiani

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