Corriere della Sera

Dove finiscono le nostre tasse? L’11% serve a pagare il debito

Dal welfare alla sanità ogni contribuen­te potrà vedere come è ripartita la spesa

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ROMA «Gentile contribuen­te, ecco come lo Stato usa le tue tasse». Da metà aprile, quando sarà online anche la dichiarazi­one precompila­ta dei redditi del 2017, l’agenzia delle Entrate «rivelerà» a ogni contribuen­te italiano come sono state utilizzate le imposte versate l’anno scorso. Che il 21% sia assorbito da pensioni e assistenza, il 10% dalla sanità, e poco meno dalla sicurezza non è certo un mistero, ma per gli italiani un conto è parlare dello Stato quasi come fosse un’entità astratta, un conto delle proprie tasche. Quanto meno sapranno quanti euro, di quelli che hanno guadagnato, gli sono costati i servizi della pubblica amministra­zione, o la scuola.

«Contribuir­e alla propria comunità è essenziale», scrive l’agenzia nella lettera personaliz­zata destinata ai contribuen­ti, «ma riteniamo lo sia anche avere la consapevol­ezza, per rispetto del cittadino prima ancora che del contribuen­te, di come vengano ● È stato per due anni amministra­tore delegato di Equitalia, poi fusa nell’agenzia delle Entrateris­cossione

● L’agenzia ha deciso di comunicare al contribuen­te come vengono usati i soldi

utilizzate le risorse fiscali».

Un ipotetico signor Rossi, che l’anno scorso ha versato 11 mila euro di imposte sui redditi del 2016, saprà ad esempio che 2.352 sono finiti per coprire le pensioni e l’assistenza, 2.139 sono andati a finanziare la spesa sanitaria, 1.219 (quindi circa l’11%) gli interessi sul debito, 975 euro la difesa, la sicurezza e l’ordine pubblico, 921 euro la macchina della pubblica amministra­zione. Ogni italiano saprà quanto ha pagato anche per i trasporti pubblici (il nostro signor Rossi ha speso 490 euro), la cultura (262 euro), la difesa del territorio (200) e, tra le altre voci, quanta parte delle tasse sono finite direttamen­te alla Ue come contributo diretto di bilancio (296 euro degli 11 mila pagati di imposte in

Italia). La lettera sarà accompagna­ta da una tabella con il dettaglio degli importi e da un grafico «a torta», per avere anche visualment­e l’idea di dove finiscono i soldi delle dichiarazi­oni dei redditi.

«È un altro passo sulla strada di un fisco diverso, e un’operazione di verità e chiarezza.

L’appuntamen­to

Da metà aprile la svolta «trasparent­e» dell’agenzia delle Entrate

 ??  ?? Il profilo ● Ernesto Maria Ruffini (foto), 48 anni, è direttore dell’agenzia delle Entrate da luglio 2017 2.352
Il profilo ● Ernesto Maria Ruffini (foto), 48 anni, è direttore dell’agenzia delle Entrate da luglio 2017 2.352

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