Corriere della Sera

Malesia, Nicaragua, Africa: lo sguardo sul mondo de «la Lettura»

Interviste agli autori Tash Aw e Gioconda Belli, con un testo dello scrittore keniota Ngugi wa Thiong’o

- Di Cecilia Bressanell­i

Sguardi sul mondo. Voci che arrivano da realtà diverse. Per raccontarl­e. Sono i protagonis­ti del nuovo numero de «la Lettura», il #331, in edicola per tutta la settimana fino a sabato 7 marzo. Il primo sguardo è quello dell’autore malese Tash Aw, intervista­to da Alessia Rastelli: «I movimenti dei popoli e delle culture attraverso i confini sono l’unica cosa che ci salverà». Nato a Taipei, Taiwan, nel 1971, Tash Aw porta dentro di sé l’incontro tra culture. Ha trascorso l’infanzia in Malaysia, dove i nonni erano migrati dalla Cina, e ora è cittadino inglese (al referendum sulla Brexit ha scelto l’europa). Lo racconta nel suo libro più recente, Stranieri su un molo (traduzione di Martina Renata Prosperi e Anna Nadotti, Add), e ne discuterà al festival Incroci di civiltà che si tiene a Venezia dal 4 al 7 aprile. All’evento sono dedicate tre pagine del supplement­o con un testo inedito dello scrittore keniota Ngugi wa Thiong’o (1938) e un’altra intervista, quella di Alessandra Coppola a Gioconda Belli.

La poetessa e scrittrice, anche lei ospite a Venezia, porta i lettori nel suo Nicaragua (è nata a Managua nel 1948) dove è tornata nel 2013, dopo anni trascorsi negli Stati Uniti. Durante la dittatura di Somoza era stata sandinista e aveva partecipat­o alla rivoluzion­e del 1979. La scrittrice racconta la relazione molto intima con il Nicaragua («Mi mancava molto, il Paese, la gente, l’idioma: è importante poter vivere e scrivere nella stessa lingua»), il rischio che il presidente sandinista Ortega «diventi un nuovo Somoza». E, a partire dai versi inediti pubblicati su «la Lettura» (Riflession­e del cavernicol­o), analizza la condizione femminile nel suo Paese e nel mondo.

Ci si sposta poi in Francia, sulla corniche Kennedy, la strada che costeggia il mare di Marsiglia. Qui Maylis de Kerangal (Tolone, 1967) ha ambientato il romanzo che nel 2008 le ha dato il successo, Corniche Kennedy, che ora arriva in Italia per Feltrinell­i con la traduzione di Maria Baiocchi. Un luogo di frontiera che l’autrice — spiega a Stefano Montefiori — ha posto al centro di un libro «politico» che narra di una giovinezza spudorata e di limiti da valicare.

Nel nuovo numero Costanza Rizzacasa d’orsogna intervista lo sceneggiat­ore inglese Simon Beaufoy — premio Oscar per The Millionair­e — creatore della serie Trust sul rapimento di John Paul Getty III diretta da Danny Boyle (ora su Sky Atlantic). E c’è anche l’intervista di Luigi Ippolito alla studiosa inglese Julia Hob- sbawm, figlia dello storico del Secolo breve Eric Hobsbawm, che sostiene un approccio neo-umanistico al digitale.

Nell’inserto anche i consueti appuntamen­ti con la visual data e con la graphic novel. La prima, firmata da Federica Fragapane, con un testo di Federica Colonna, indaga l’evoluzione del numero di scrittrici di narrativa e di personaggi femminili a partire dal 1850 (scoprendo che non sempre vanno di pari passo con il femminismo). La graphic novel di Ciaj Rocchi e Matteo Demonte è dedicata a Prince, scomparso il 21 aprile di due anni fa (su corriere.it/lalettura la versione animata).

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Copertina d’artistaL’opera che apre «la Lettura» #331 è di Giuseppe Stampone

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