Corriere della Sera

Montella ci crede «Già fatta la storia ma non ci basta»

- Carlos Passerini

La surreale stagione di Vincenzo Montella, iniziata al Milan fra gli entusiasmi estivi, proseguita con la crisi più l’esonero (27 novembre) e la conseguent­e (30 dicembre) inattesa chiamata del Siviglia, potrebbe guadagnare stasera un nuovo romanzesco capitolo. Al Sanchez-pizjuan arriva il Bayern per l’andata dei quarti di Champions e l’aeroplanin­o punta a un’altra impresa, dopo l’eliminazio­ne del Manchester United. «Abbiamo già fatto la storia ma non ci basta» ha arringato i suoi alla vigilia spiegando che il piano è il possesso palla, suo marchio di fabbrica: «Se riusciamo a tenerla noi, avremo più chance di vincere. E lotteremo fino alla morte». Gli andalusi sono in un ottimo momento di forma, come ha avuto modo di verificare anche il Barcellona che sabato in Liga ha acchiappat­o il pari solo nel finale grazie a Messi. «Ma stavolta Vincenzo Montella non ci sarà» ha aggiunto

ieri Pablo Sarabia, esterno destro di una squadra molto italiana, con Vazquez, Muriel, Banega, Correa e Kjaer. Sta alla grande però anche il Bayern, riavviato da Heynckes: con lui vinti 26 match su 29, incluso l’ultimo, 6-0 al Dortmund. Il 28° Meistersch­ale può arrivare già sabato, con 5 turni d’anticipo: basta un punto in casa dell’augsburg. In Andalusia oggi ci sarà Vidal, il principale pensiero di Montella: «Un giocatore fantastico». Non l’unico: i tre là davanti sono Müller, Lewandowsk­i e Ribéry. L’uomo chiave del Siviglia si chiama invece Ben Yedder, 27 anni, ex talento del futsal, due gol a Old Trafford: se Vincenzino è ancora qui, il merito è gran parte suo.

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