Montella ci crede «Già fatta la storia ma non ci basta»
La surreale stagione di Vincenzo Montella, iniziata al Milan fra gli entusiasmi estivi, proseguita con la crisi più l’esonero (27 novembre) e la conseguente (30 dicembre) inattesa chiamata del Siviglia, potrebbe guadagnare stasera un nuovo romanzesco capitolo. Al Sanchez-pizjuan arriva il Bayern per l’andata dei quarti di Champions e l’aeroplanino punta a un’altra impresa, dopo l’eliminazione del Manchester United. «Abbiamo già fatto la storia ma non ci basta» ha arringato i suoi alla vigilia spiegando che il piano è il possesso palla, suo marchio di fabbrica: «Se riusciamo a tenerla noi, avremo più chance di vincere. E lotteremo fino alla morte». Gli andalusi sono in un ottimo momento di forma, come ha avuto modo di verificare anche il Barcellona che sabato in Liga ha acchiappato il pari solo nel finale grazie a Messi. «Ma stavolta Vincenzo Montella non ci sarà» ha aggiunto
ieri Pablo Sarabia, esterno destro di una squadra molto italiana, con Vazquez, Muriel, Banega, Correa e Kjaer. Sta alla grande però anche il Bayern, riavviato da Heynckes: con lui vinti 26 match su 29, incluso l’ultimo, 6-0 al Dortmund. Il 28° Meisterschale può arrivare già sabato, con 5 turni d’anticipo: basta un punto in casa dell’augsburg. In Andalusia oggi ci sarà Vidal, il principale pensiero di Montella: «Un giocatore fantastico». Non l’unico: i tre là davanti sono Müller, Lewandowski e Ribéry. L’uomo chiave del Siviglia si chiama invece Ben Yedder, 27 anni, ex talento del futsal, due gol a Old Trafford: se Vincenzino è ancora qui, il merito è gran parte suo.