Regole anti abusi in ufficio
Molestie sessuali sul luogo di lavoro, cosa fanno le imprese? Prevenire conviene, fa risparmiare. Codici antiviolenza, pareti di vetro e porte aperte, l’inail fa sconti sul premio assicurativo, tuttavia contro gli abusi le aziende investono poco in prevenzione.
Claudia racconta: «Siamo alla fine degli anni Ottanta. Facevo la segretaria in una piccolissima agenzia di trasporti, una sorta di intermediazione fra piccoli padroncini e aziende varie. Era una specie di negozio, con la vetrina sulla strada, vicino all’ortomercato di Milano. In periferia. Eravamo io e lui, il titolare. Avevo 24 anni, madre divorziata con due figli di cinque e otto anni, e una grande necessità di lavorare».
Lui?
«Era pensionato, sopra i 65, gran padre di famiglia, moglie, figlia, nipote...».
Come è cominciato?
«Facevo fatica a trovare lavoro proprio perché avevo due bambini ed ero sola, e quindi a molti colloqui mi scartavano. Mai più avrei pensato che una persona di quel tipo e quell’età, per di più presentata da un parente, potesse fare delle avances. Diciamo avances... All’inizio con fare scherzoso, poi sempre più aggressivo. Alla fine avevo il terrore di passare davanti a lui perché non c’era una volta che non mi metteva le mani addosso. E quando passava qualcuno in strada, peggio: amava farsi vedere mentre mi palpeggiava. Ovunque, per tutto il corpo. Era da denuncia, ma io mi sentivo in gabbia. Impotente».
La cosa peggiore?