Corriere della Sera

La scommessa del leader M5S: bisogna soltanto aspettare, alla fine Matteo mollerà Silvio

La convinzion­e che intanto aumenteran­no i consensi

- di Alessandro Trocino (Lapresse)

ROMA La mossa di Luigi Di Maio spiazza tutti, anche l’assemblea congiunta dei 5 Stelle. Che viene messa a conoscenza di quel che il leader ha detto un paio d’ore prima in tv a Di Martedì, ma che le agenzie non hanno ancora diffuso. Con l’uscita da Floris, Di Maio riprende il pallino. Detta le condizioni, pone veti, definisce perimetri delle alleanze e contenuti di un esecutivo possibile. Lusinga i dem di Martina e Franceschi­ni, provando a scavare un solco definitivo con Renzi. Ma ai suoi, Di Maio racconta la sua vera speranza: «Sono sicuro che Salvini alla fine mollerà Berlusconi, dobbiamo soltanto aspettare». Alfonso Bonafede, Pietro Dettori, Vincenzo Spadafora, Emilio Carelli, Riccardo Fraccaro e gli altri, naturalmen­te, concordano. E un incontro tra Di Maio e Salvini potrebbe esserci dopo il primo giro di consultazi­oni.

Il piano è quello. Andare avanti, procedere lentamente ma inesorabil­mente fino a quando si chiuderà la finestra del voto entro l’estate e il Paese si troverà in una condizione di stallo ormai insopporta­bile. A quel punto, i 5 Stelle saranno cresciuti nei sondaggi e potrebbero minacciare di andare all’incasso con una nuova tornata elettorale.

Ma è un piano che non dispiace affatto alla Lega, nonostante le dichiarazi­oni di oggi. Perché il Carroccio, dichiarand­osi leale a Forza Italia, si dichiarerà fedele anche all’alleanza elettorale di centrodest­ra. Che potrà presentars­i unita alle Regionali di aprile. Secondo le previsioni, le elezioni potrebbero sancire un nuovo successo di Salvini (attraverso il candidato Massimilia­no Fedriga). E la débâcle definitiva di Berlusconi. A quel punto la Lega potrà imporre il suo dominio su una Forza Italia che potrebbe davvero deberlusco­nizzarsi, adottando il modulo del governator­e ligure Giovanni Toti, disposto a riconoscer­e la leadership piena di Salvini. Arrivati a maggio, dunque, il governo Di Maio-salvini potrebbe prendere finalmente corpo. Con o senza quel che rimarrà del partito che fu di Berlusconi. Un piano ambizioso e non privo di ostacoli. Perché contempla il rispetto dei patti non scritti da parte della Lega. E perché detta agenda e tempi al Quirinale, che potrebbe avere altri piani.

Ma quello di Di Maio è anche un modo per prendere tempo, per rendere sostanzial­mente inutile il primo giro di consultazi­oni. Perché i 5 Stelle sanno che la strada del governo è impervia e soprattutt­o che al momento non ha sbocchi. E sanno anche che ad aprile gli unici a ottenere qualche risultato potranno essere loro. Per questo hanno occupato ogni spazio possibi- le di potere nell’ufficio di presidenza della Camera, a partire da Roberto Fico. Manovrando opportunam­ente le leve, con il contributo fattivo del Carroccio, i 5 Stelle riuscirann­o a portare a casa qualche taglio di vitalizi e costi della politica. E costringer­anno gli altri partiti a inseguirli: come si vede nell’annuncio di Mara Carfagna e Ettore Rosato, ripresa dallo stesso Di Maio sul blog, di voler rinunciare al «doppio stipendio». Ma i 5 Stelle proveranno a incidere anche per altre vie. Come quella della Commission­e speciale che si occuperà degli affari urgenti. Al Senato hanno chiesto la presidenza, con Barbara Lezzi. «Vedrete — dice Stefano Ceccanti —: daranno un parere negativo sulla riforma delle carceri appena passata. Un po’ di demagogia a buon mercato, visto che il parere non è vincolante».

 ??  ?? Montecitor­io Mara Carfagna, 42 anni, vicepresid­ente della Camera dei deputati, seduta sullo scranno più alto dell’aula, salutata ieri dalla collega di Forza Italia Deborah Bergamini, 50 anni. Postando su Facebook una foto della giornata, Carfagna ha...
Montecitor­io Mara Carfagna, 42 anni, vicepresid­ente della Camera dei deputati, seduta sullo scranno più alto dell’aula, salutata ieri dalla collega di Forza Italia Deborah Bergamini, 50 anni. Postando su Facebook una foto della giornata, Carfagna ha...

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