Amori, errori, forza: siamo noi adolescenti
Tra i giovani spettatori del film «Succede», dal libro di Sofia Viscardi
dAssistere con un gruppo di ragazzi under 18 alla proiezione di «Succede», il film di Francesca Mazzoleni tratto dal fortunato romanzo di Sofia Viscardi e che esce domani, aiuta chi è ormai maturo a ricordare cosa fosse la propria adolescenza e a riscoprirla nella storia di Meg, Olly, Tom, Sam, Max, Luc, Ginevra. L’amicizia, l’amore, il rapporto col Pianeta degli Adulti, i progetti, le delusioni. Perché può «succedere» veramente di tutto in quell’età, una stagione irripetibile, in cui i contorni sono incerti, tra amicizia e amore, tra odio e passione.
Ecco alcune reazioni senza mediazione: solo nomi, niente cognomi né foto, si tratta di minorenni. Chiarezza di idee, precisione del linguaggio. Chiara, 16 anni, II liceo classico: «L’adolescenza è come
d L’adolescenza è un’età complessa, può essere pericolosa e dolorosa. Mi sento cambiata rispetto a qualche tempo fa
racconta il film, un’età di passaggio, si sperimentano gli errori. Ci sono avversità, complessità, insidie. No, l’amicizia non è più importante dell’amore. È una sfumatura di quel sentimento, che riguarda anche il rapporto con i genitori, il legame con chi ami in quel momento, gli amici». Sofia, terza media, 13 anni: «L’adolescenza è un’età complessa, può essere pericolosa e dolorosa. Mi sento cambiata rispetto a qualche tempo fa, e lo sento, o magari non troppo certe volte...». Emilia, I liceo classico, 16 anni: «La differenza tra l’amicizia e l’amore è che l’amore magari passa ma l’amicizia riesce a durare nel tempo. Con un amico si riesce a essere più se stessi, perché non si teme il suo giudizio, e in amore si fa più attenzione. Le esperienze? Bisogna trovare una via di mezzo, evitando di bloccarsi continuamente o di fare qualsiasi cosa senza pensarci».
Giulio, terza media, 13 anni: «L’amicizia è più aperta agli altri rapporti, l’amore è ovviamente più esclusivo ed è vero
L’amicizia è più aperta agli altri rapporti, l’amore è più esclusivo, ma spesso si ha paura perché l’amore finisce
amore in pochi casi, spesso si ha paura, perché finisce. Invece l’amicizia se è vera, se è curata, può durare per sempre». Un’altra Chiara, terza media, 13 anni: «Mi rivedo e mi rispecchio nel film, mi sembra dia la giusta importanza sia per l’amore che per l’amicizia... qual è più importante? Boh... non lo so dire». Tullia, quarta ginnasio, 14 anni: «Con gli adulti siamo spesso noi adolescenti a sbagliare, perché certe volte siamo chiusi, con la scusa che nessuno ci capisce, e ci dimentichiamo che anche loro, i “grandi”, sono stati adolescenti e magari se lo ricordano. La chiusura non ci lascia vedere l’aiuto che spesso può venire da loro, anche dai genitori».
Giada, I liceo classico, 15 anni: «C’è un vasto margine per gli errori nell’adolescenza. Cioè ci sono i grandi errori e i piccoli errori. Ma dipende da come ci si sente in quel momento perché magari quello che agli altri può apparire un piccolo sbaglio di poca importanza, per chi lo fa può segnare tutta un vita. Dipende da chi lo sta vivendo». Vittoria, terza media, 13 anni: «L’errore alla nostra età è obbligatorio: sbagliare aiuta nel percorso del resto della vita. Meglio mettersi alla prova che non farlo: senza sbagliare mai, non si comprende poi cosa sia un errore. Ed è importante capire la differenza tra un’amicizia e chi ti dice “ti amo”». Bernardo, terza media, 13 anni: «Spesso si ha paura del contatto fisico, per esempio del bacio. Magari non vuoi dare l’impressione di essere troppo affrettato. E c’è sempre bisogno di qualcuno che dia il via». Isabella, I liceo, 14 anni: «Ho sempre pensato che l’adolescenza fosse irripetibile, che non si tornerà mai indietro, che molte scelte possono avere conseguenze gravi. Capisco nel film quando c’è paura del bacio, perché si pensa alle conseguenze».
Poi parlano di adolescenti incoscienti...
d Con gli adulti siamo noi a sbagliare con la scusa che nessuno ci capisce: ci dimentichiamo che anche loro sono stati come noi