Due settimane di congedo per i nuovi papà al 100%
Vodafone: stipendio intatto, equità in orari e carriere
Mauro Cucci è un «papà in attesa». Anzi, in doppia attesa, perché i figli che stanno per nascergli sono due gemelli, una bimba e un bimbo, che andranno ad aggiungersi al «grande» di casa di 3 anni. Tra la prima e questa seconda paternità c’è una differenza. E attiene alla consapevolezza che il ruolo del padre parte dal primo istante e come tale va esercitato. «Ho 37 anni e mi ricordo che quando è nato il primogenito non mi sono posto il tema di prendere il congedo di paternità. Non è stato un argomento di confronto con mia moglie su come suddividersi i compiti. Questa volta prenderò due settimane». Un passo avanti importante «in un momento delicato per una famiglia, in cui cambiano gli equilibri».
Il perché delle due settimane sta nella nuova politica sulla paternità varata da Vodafone, società per la quale Cucci lavora come responsabile marketing piccole e medie imprese Italia. «Quando è uscita la comunicazione interna, due colleghi me l’hanno mandata scrivendomi “questa è per te”. Politiche di questo tipo aumentano la consapevolezza di tutta l’organizzazione La quota di utilizzo dello smartworking da parte degli uomini in Vodafone Italia (per le donne è dell’88%) perché esercitare il ruolo di padre è un nostro diritto e un nostro dovere».
La nuova policy è partita domenica primo aprile e raddoppia la legge entrata in vigore con il primo gennaio 2018 che prevede per i neopapà 4 giorni di congedo obbligatorio (erano 2) e uno di congedo facoltativo (se la madre rinuncia a un giorno di maternità). Due settimane per i neo-papà Vodafone pagati al 100%. «Dopo esserci concentrati sulla maternità ci siamo rivolti agli uomini — dice Donatella Isaia, direttrice risorse umane e organizzazione di Vodafone Italia —. L’idea è che la possibilità delle donne di avere un buon bilanciamento tra vita personale e lavorativa passa anche da quanto gli uomini sono in grado di supportarle».
Lo prenderanno gli uomini? «Lo vedremo dal monitoraggio, ma non abbiamo ragione di pensare che non sarà una misura utilizzata. E nemmeno ci saranno ostacoli dal management — risponde Isaia —. Lo vediamo anche dallo smartworking, utilizzato da donne e uomini in misura simile. Stiamo completando un percorso. Finora abbiamo fatto molto per le madri, storicamente integriamo lo stipendio durante il periodo della maternità al 100% per un totale di nove mesi e mezzo (anziché l’80% di legge per i 5 mesi obbligatori, ndr), una misura da quando eravamo Olivetti. Nel 2014 abbiamo lanciato su larga scala lo ● Donatella Isaia, direttore Risorse Umane e Organizzazione di Vodafone Italia
● È anche membro del Comitato esecutivo da novembre 2015 smartworking che nel 2017 abbiamo esteso in occasione della nascita di un figlio. Adesso il congedo di paternità lanciato nei Paesi in cui Vodafone opera. Vogliamo che i papà sappiano che l’azienda li incoraggia a gestire in maniera attiva la genitorialità, che riconosce che il loro ruolo è importante tanto quanto quello della madre».
Chi prenderà un congedo non perderà punti nella scalata alla carriera o parte dello stipendio: i motivi per i quali non hanno funzionato finora i congedi facoltativi di paternità (pagati al 30%). Era stato proprio osservando l’andamento deludente dei congedi facoltativi che nell’edizione del «Tempo delle donne 2015» La 27esima ora del Corriere predispose un disegno di legge (depositato) per l’introduzione di un congedo di paternità obbligatorio di 15 giorni da prendersi nel primo mese di vita del bimbo. Un passo alla volta ci si arriverà.