Corriere della Sera

Irpef sui redditi, 3 italiani su 4 pagano meno del 15%

- Di Mario Sensini

Dieci miliardi di euro di detrazioni e deduzioni fiscali sono stati «persi» nel 2016 per la cosiddetta incapienza dell’imposta. Contribuen­ti, in genere i meno abbienti, che non hanno tasse dalle quali scalare le detrazioni, o redditi imponibili da cui scomputare le deduzioni. Secondo uno studio del Consiglio nazionale dei commercial­isti, nel 2016 sono stati bruciati in particolar­e 7,5 miliardi di detrazioni d’imposta, cui i contribuen­ti avrebbero avuto diritto, e che ad esempio avrebbero potuto monetizzar­e (con un assegno dallo Stato) se esistesse l’imposta negativa, idea di cui si parla da anni. Ai 7,5 miliardi di detrazioni perdute se ne sommano altri 2,5 di deduzioni dal reddito non godute sempre per incapienza. Altro dato interessan­te che emerge dallo studio dei commercial­isti è che, a conti fatti, il 75% dei contribuen­ti italiani già subisce un prelievo inferiore al 15%. Cioè pagano già meno, e in molti casi parecchio meno, di quello che pagherebbe­ro con la flat tax proposta dalla Lega al 15% dell’imponibile.

Su 40,9 milioni di contribuen­ti il 30,7% ha un’irpef pari a zero (12,6 milioni di contribuen­ti), il 44,3% paga un’irpef inferiore al 15% del reddito complessiv­o (18,1 milioni di persone). Solo il restante 24,9% dei contribuen­ti, cioè 10,2 milioni, subisce un prelievo Irpef superiore al 15%

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