Tim, Elliott attacca ancora Vivendi: «Dimissioni del board abusive, consiglio al completo il 24 aprile»
(f.mas.) All’assemblea di Tim del 24 aprile si voterà innanzitutto per la proposta di revoca dei consiglieri di amministrazione indicati dal socio di maggioranza Vivendi e la loro sostituzione con consiglieri indipendenti. Insomma, passa la linea del fondo Elliott, che aveva avanzato la richiesta, poi respinta dalla società ma recuperata dal collegio sindacale. Per opporsi alla richiesta, che minaccia di espellere Vivendi (nella foto il presidente Vincent Bolloré) dalla governance del gruppo, tutti i consiglieri di espressione dei francesi (a partire da Arnauld de Puyfontaine, che di Tim è presidente, più due indipendenti) si sono dimessi così da far decadere l’intero consiglio. Il board sarebbe da rieleggere in una nuova assemblea ad hoc convocata per il 4 maggio. Ma i sindaci hanno ritenuto che la mozione Elliott «non appare inutile, né con oggetto impossibile (e ovviamente non illecita)» perché i consiglieri di Vivendi «saranno sì dimissionari dal 24 aprile ma restano in carica fino al momento della ricostituzione» del board in assemblea. Il fondo Elliott ritiene che le dimissioni siano «abusive, finalizzate a impedire l’esercizio del diritto di voto». Se il 24 aprile verrà rinnovata la maggioranza del board, non servirebbe più l’assise del 4 maggio. E se vincerà Elliott, Vivendi resterà senza consiglieri.