Corriere della Sera

Doppio derby

- Arianna Ravelli

(i soldi, che saranno 12 milioni e non 10, saranno depositati oggi o al massimo domani), ma vuole proseguire con Rino Gattuso, e Gattuso vuole continuare con il Milan. E quindi a maggior ragione era evitabile il caos. Che è successo? È successo che questo rinnovo è stato annunciato troppe volte. Il ds Massimilia­no Mirabelli, ha fissato in buona fede delle scadenze temporali ravvicinat­e: entro Pasqua o entro il derby. La firma però non è arrivata perché gli impegni dell’ad Marco Fassone sono stati molti, ma arriverà presto, forse entro questa settimana. Nel frattempo, però, Gattuso si è innervosit­o perché si aspettava di chiudere prima e non ha fatto nulla per nasconderl­o. «La priorità non è questa, ma non mi piace perdere tempo a parlare quando c’è un lavoro da fare. O siamo convinti tutti, altrimenti meglio aspettare. Se io sono convinto? Io sono nato convinto. Io di questa società non mi sento solo l’allenatore, ma presidente, capo ultrà, magazzinie­re. Ma a casa mia si dice che quando si parla una o due volte, alla terza è già troppo». Così dicendo il suo malumore ha finito per diventare il tema centrale. La società però non ha dubbi: il rinnovo arriverà.

Non osta l’attesa del nuovo aumento di capitale: i soldi saranno depositati oggi o domani, perché la scadenza di oggi non vale più. Ieri infatti sul sito del Milan è stato comunicato lo slittament­o dei termini per legge al 13 aprile: «A causa di un eccessivo prolungame­nto dei tempi di iscrizione dell’offerta in opzione da parte del competente Registro delle imprese (...) si segnala che il termine ultimo per l’esercizio da parte degli azionisti del proprio diritto di opzione per la sottoscriz­ione delle azioni Milan risulta posticipat­o al 13 aprile 2018 (compreso)».

Il malumore di Rino ha un po’ travolto anche Leonardo Bonucci, che aveva auspicato l’arrivo di giocatori di esperienza («Non mi è piaciuto tantissimo Leo, deve fare il calciatore e il capitano. C’è una società per queste cose. Non voglio che qualcuno dica che decide Leo»), ha origine dalle notizie su Conti, che domani sarà costretto a rioperarsi a Villa Stuart, e anche dai postumi della sconfitta con la Juve: «Giocare un buon calcio non basta, non dobbiamo accontenta­rci, dobbiamo crescere». Oggi è l’occasione. Anche per cambiare argomento.

Gli impegni

Oggi o domani l’arrivo dei 12 milioni, ma la scadenza è il 13 aprile Domani Conti si opera

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