Corriere della Sera

Sfida con vista sulla Champions Il Milan deve vincere, all’inter basta il pari Il nervosismo di Gattuso per il rinnovo rinviato, ma che arriverà entro la settimana Perisic e Icardi uomini chiave dei nerazzurri

- Guido De Carolis

ca molte chance di entrare nella futura Champions League nelle prossime tre trasferte di fila con Milan, Torino e Atalanta. Il pericolo per i nerazzurri sono gli impegni ravvicinat­i. Tra campionato e Coppa Italia hanno vinto soltanto una volta quando hanno giocato in mezzo alla settimana, il 24 ottobre contro la Sampdoria. Una casualità o, più probabilme­nte, la non abitudine a disputare partite ravvicinat­e non avendo le coppe. L’inter non gradisce gli impegni infrasetti­manali, però non ha mai perso uno scontro diretto ed è l’unica delle prime sette in classifica a vantare questo primato. Segno di un carattere che emerge nelle difficoltà. «Il nostro punto debole resta quello di non mettere tutto nella partita», analizza Spalletti.

L’inter però è guarita, si è scrollata di dosso se stessa, il recente passato e quell’idea di poter giocare in un solo modo e sempre con gli stessi interpreti. È sbocciato Rafinha, si è scoperto Brozovic continuo e decisivo in posizione arretrata, «avergli creato un recinto gli fa sentire che deve comandare. Pensavo l’opposto, essendo un anarchico a cui piace andare in giro, libero di interpreta­re. In quella posizione è un giocatore forte», ammette Spalletti che nel derby riproporrà per la quarta volta di fila la stessa formazione. «È venuta anche un po’ casualment­e, secondo il momento della squadra». È stata decisiva però per archiviare il periodo difficile. «Ne stavamo uscendo, si vedeva che pensavamo cose differenti e avevamo individuat­o quella che era la medicina. Se trovi la medicina sei nelle condizioni di non ricascare più in certi errori».

Un’inter più matura, aggrappata a uomini nuovi come Rafinha e Cancelo, ma che ha ritrovato il miglior Perisic, a segno nelle ultime due gare e decisivo assist man per Icardi, nel pieno del suo splendore con 6 reti nelle ultime due partite e il ricordo ancora vivo della tripletta dell’andata.

Il derby delle panchine è la rivincita del match di Coppa Italia conquistat­o da Gattuso, convinto di non essere all’altezza di Spalletti. «Li conosco bene quelli che ti dicono che vinci 10-0, poi però la prima partita se l’è portata a casa lui», sottolinea il tecnico nerazzurro. Stavolta però è tutto un altro derby.

Sguardo al futuro

Il tecnico: «Non sarà decisiva, ma certo se vinciamo il distacco diventa pesante»

 ?? (Ansa, Bozzani, Canoniero) ?? Capitani e condottier­i Di fianco Mauro Icardi, 25 anni, e Leonardo Bonucci, 30, in un duello del derby d’andata. Sotto, a sinistra Rino Gattuso, 40, allenatore del Milan, e Luciano Spalletti, 59, tecnico dell’inter, entrambi a caccia dell’europa
(Ansa, Bozzani, Canoniero) Capitani e condottier­i Di fianco Mauro Icardi, 25 anni, e Leonardo Bonucci, 30, in un duello del derby d’andata. Sotto, a sinistra Rino Gattuso, 40, allenatore del Milan, e Luciano Spalletti, 59, tecnico dell’inter, entrambi a caccia dell’europa
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