I numeri nel privato
Numero di richiedenti dei benefici previsti dalla legge 104 che assistono almeno due disabili
derubricò il reato da truffa a “indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”». O il dipendente provinciale di Pordenone che, come ha scritto il Gazzettino, «avrebbe fruito di 415 giornate di congedo straordinario retribuito per assistere l’anziana madre invalida». Madre già assistita da un altro figlio «e due badanti». Licenziato per truffa aggravata ma reintegrato da un giudice del lavoro (che aveva disposto pure un risarcimento) è stato infine messo fuori una volta per sempre. Ma che fatica... E non parliamo di certi dubbi: possibile che tra i dipendenti privati ci siano 7.017 persone con almeno due famigliari a carico e che molti ne abbiano tre o perfino quattro? E la leggenda dell’anestesista napoletano che era arrivato ad accumulare i permessi per occuparsi di ben sei disabili?
Ancora più smaccati però, proprio perché vanno a danno di chi ha diritto davvero alla «104», sono i giochi sui trasferimenti di sede. Soprattutto nel mondo della pubblica istruzione.
Prof e istruzione
Dice uno studio di Tuttoscuola su dati Miur che «rispetto alla media nazionale del 10% di professori delle superiori che si sono avvalsi della precedenza della “104” nei trasferimenti da una provincia ad un’altra» la percentuale nel Nord Ovest «è stata soltanto del 2,3%, nel Nord Est dell’1,8% e nel Centro del 4,6%» contro il 23,5% della Sicilia o il 24% della Calabria.
Per non dire delle materne e delle primarie. Per l’anno 2017/2018 «un maestro su 5 si è avvalso della precedenza per assistenza a familiari con disabilità. Tra questi, il 90% ha richiesto il trasferimento al Sud. In particolare, il 75% in sole tre regioni: Campania, Calabria e Sicilia. C’è quindi un grande squilibrio». Tiriamo le somme: «uno su 100 al nord, più di uno su 2 nel Meridione», spiega la rivista di Giovanni Vinciguerra. Basti ricordare le quote regionali: 0,0% di spostati grazie alla «104» in Friuli, 0,7% in Veneto, 0,9% in Piemonte e nelle Marche... Contro il 37,2% in Puglia, 66,6% in Campania, 72,9% in Sicilia, 79,5% in Calabria. Record assoluto, tra le province, Agrigento: 100%. E meno male che la magistratura aveva già avviato le inchieste arrivate proprio in questi giorni alle prime sentenze. Nove condanne, dieci patteggiamenti, una sola assoluzione, quarantotto rinvii a giudizio. Ma è solo l’inizio. Peccato che gli imbroglioni non saranno rispediti dove stavano. La legge non lo prevede...
L’inps
Non sa con esattezza quanti dipendenti pubblici beneficiano della norma