Corriere della Sera

Lo champagne è bio Tutti gli indirizzi del Principato di Monaco

Super ristoranti (anche per bimbi), club e locali: le nuove rotte della mondanità internazio­nale

- Michela Proietti

Il Principato è più euforico che mai: il pancione di Beatrice Borromeo e il fidanzamen­to di Charlotte Casiraghi preannunci­ano una nuova Monaco, meno «bling» e più autentica. La parola d’ordine, anche nel tempio di caviale e champagne, da qualche tempo è il «bio». «I nostri clienti si orientano sempre più verso una vita sana, nello stile e nel cibo - spiega Danièle Garcelon, direttrice del Monte-carlo Beach, l’albergo della Société des Bains de Mer che è biologico al 100 % da 5 anni -. Di fronte ad una situazione internazio­nale precaria riemergono i valori: back to basics è la parola d’ordine».

Nell’hotel affacciato sul mare, il ristorante Elsa guidato dallo chef Paolo Sari ha conquistat­o nel 2014 la prima stella bio nella guida Michelin. «Un tramonto al Beach con una coppa di champagne bio è la sintesi perfetta di questa nuova filosofia. Ma anche una nuotata all’alba in un mare piatto come una tavola», prosegue Danièle Garcelon, confermand­o come la struttura attiri ormai tutte le generazion­i. Turismo classico, giovani e coppie, che questa estate trovano la sorpresa de La Vigie, ex baracca di pescatori sul mare, ora ristorante esclusivo su un promontori­o. Anche le famiglie trovano la quadra: nella piscina dell’hotel o con i pranzi in spiaggia al Miami Plage, dove i bambini che possono giocare in spiaggia e i genitori li guardano dal tavolo. Accanto al Miami «La Note Bleue» offre un ambiente perfetto anche di sera: la cucina apre alle 19 e ci si gode il tramonto decidendo il menù. «Quando il tempo non è il massimo i pranzi si spostano all’ “Avenue 31”: sono tutti italianiss­imi e c’è pure la focaccia di Recco- suggerisce la socialite monegasca Nadja Christof -. Un paio di volte al mese ci sono spettacoli per bambini al Theatre des Muses e anche l’orchestra filarmonic­a di Monaco fa concerti per i piccoli. Il Munchkins Club dentro al Ni box è l’alternativ­a: con il daily pass possono saltare, cucinare e giocare fino allo svenimento...»

La riapertura ieri sera del Jimmy’z, iconico club di Montecarlo, ricorda la vocazione del Principato: il divertimen­to fino a notte fonda. Quest’anno ad aggiungere una dose di mondanità in più arriva anche Coya, il ristorante gastronomi­co già protagonis­ta delle notti di Londra e Dubai. L’apertura con la Montecarlo SBM è la prima in Europa e coinciderà con il Grand Prix di Monaco: nel frattempo le serate si svolgono tra il Maya Bay (cibo thai e giapponese), il Maya Jah, nuova insegna indiana, e il Buddha Bar, perfetto sia per l’aperitivo che per la cena, nello stesso palazzo del Casinò, con soffitti altissimi e un enorme Buddha che sorveglia tutti mentre bevono, mangiano e ballano. A proposito di cibo giapponese: gli insider consiglian­o il «MC by Kodera» in Place D’armes, nella zona Condamine. Il locale in sé non è un granché, ma il cibo lo è. Le ragazze pranzano al «Song Qi», ristorante dove non si ordinano riso cantonese e ravioli di gamberi, ma vero e ottimo cibo cinese. Le coppie prenotano a «La Romantica», in centro, vicino alla chiesa di St.charles: pochi tavoli e menu eccellente. Neppure a Montecarlo manca il rito londinese del tè: «Teashop» in Place des Moulins propone centinaia tipi di filtri da abbinare a torte senza glutine. Copia e incolla del mitico bar milanese (con gli stessi dolcetti e i camerieri in papillon), il nuovo Cova è diventato un riferiment­o, almeno per un cappuccino. Nell’era wellness a Monaco la fanno da padrone Le Thermes Marins: la piscina termale è aperta tutto l’anno e i massaggi sono memorabili (chiedete di Gilles per sistemare ogni muscolo fuori posto e di Babette per un trattament­o al collagene). Anche il menu è healthy, con la carta del ristorante «L’hirondelle». L’hotel da principi è l’hermitage (in bassa stagione si trovano buone offerte), autentica dépendance degli stessi Principi. Ma anche a Montecarlo si affaccia Airbnb, con bilocali vista mare a partire da 120 euro a notte. In questo caso, se ci si sveglia tardi e non si ha voglia di spadellare c’è la novità della colazione a domicilio: www.happydej.fr porta a casa un breakfast tipico. E ci si sente come in un hotel a 5 stelle.

Riaperture

Torna l’iconico Jimmy’z, storico club del divertimen­to fino e notte fonda

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 ??  ?? Vista mare Sopra il Montecarlo Beach, in Avenue Princesse Grâce, affacciato sul mare. A sinistra il ristorante Elsa guidato dallo chef Paolo Sari: nel 2014 ha avuto la prima stella bio nella guida Michelin
Vista mare Sopra il Montecarlo Beach, in Avenue Princesse Grâce, affacciato sul mare. A sinistra il ristorante Elsa guidato dallo chef Paolo Sari: nel 2014 ha avuto la prima stella bio nella guida Michelin

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