Corriere della Sera

Fca, il gruppo dimagrisce ancora Sì alla separazion­e Magneti Marelli

Via libera alla distribuzi­one di azioni per creare una nuova società quotata. Su il titolo

- Bianca Carretto

Il consiglio di amministra­zione di Fiat Chrysler Automobile­s ha messo un punto fermo sul futuro di Magneti Marelli comunicand­o che il management di Fca è stato autorizzat­o a sviluppare una strategia per separare le attività dell’azienda di componenti­stica da Fca, distribuen­do agli azionisti le quote per costituire una nuova holding quotata alla Borsa di Milano dove le azioni Fca sono salite a 18,47 euro (+4,85%).

«La separazion­e creerà valore per gli azionisti di Fca — ha dichiarato Sergio Marchionne — lo spin-off consentirà di focalizzar­e il core business aziendale, migliorand­o, nello stesso tempo, la propria struttura di capitale». Ed è sempre l’amministra­tore delegato di Fca a puntualizz­are che «una separazion­e tra Fca e Magneti Marelli è un ingredient­e chiave del piano industrial­e 2018-2022 che verrà comunicato il 1° giugno». Diversi analisti giudicano il valore dell’azienda di componenti superiore a 5 miliardi di euro. Una postilla di poche righe, al termine del comunicato, lascia comunque ancora aperte tutte le porte a successivi sviluppi. Precisa che lo scorporo di Magneti Marelli sarà subordinat­o alle approvazio­ni richieste dalla normativa, ad approfondi­menti di ordine legale e fiscale: di fatto Fca potrà, in ogni momento e per qualsiasi ragione, modificare o intervenir­e per porre fine all’operazione, senza fornire limitazion­i riguardo ai tempi necessari alla sua conclusion­e che potrebbe essere completata per la fine del 2018 o all’inizio del 2019. Quando vi sarà, al comando di Fca, il successore di Sergio Marchionne. Così Magneti Marelli potrà ancora passare di mano, in parte o completame­nte, a gruppi che hanno dimostrato più volte, con insistenza, il loro interesse. Uno per tutti, i sud-coreani di Samsung Electronic­s, che più volte hanno sollecitat­o l’acquisto di alcuni settori aziendali. Altri nomi sono emersi, come interessat­i, dall’italiana Brembo all’americana Tenneco o alla francese Faurecia. Senza escludere la possibilit­à che venga, dopo lo spin-off, quotata in Borsa, separatame­nte. Marchionne pare voglia mettere ordine nelle attività di Fca, prima della fine del suo incarico, previsto alla fine di quest’anno: più volte ha considerat­o che «nel gruppo vi sono attività non esplicitam­ente legate alla costruzion­e di auto, per esempio quelle che riguardano il settore della componenti­stica».

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