Corriere della Sera

Investindu­strial, dal crac Valtur ai laboratori medici

- Mario Gerevini

L’operazione è ormai conclusa anche se nessun annuncio è ancora arrivato: il più grande network italiano di laboratori di diagnostic­a (esami del sangue e delle urine, per intenderci) sta per passare di mano. A essere venduta è l’austriaca Lifebrain. A comprare è Investindu­strial, società di investimen­to del gruppo di Andrea Bonomi, in questi giorni al centro delle cronache per la crisi e i licenziame­nti nella controllat­a Valtur. Nel portafogli­o di Investindu­strial (oltre 5 miliardi di asset, per il 40% in Italia) c’è stata, tra l’altro, la Ducati, rivenduta all’audi, e ci sono Artsana (Chicco), le calzature Sergio Rossi, l’aston Martin, tornata all’utile. A proposito: nel fondo che compra Lifebrain avrebbe investito anche la finanziari­a svizzera Longbow, proprietar­ia del team di Formula 1 «Sauber Alfa Romeo». L’accordo riguarda 170 laboratori e Centri prelievo con una media di 15 milioni di esami ogni anno, oltre 500 strutture sanitarie servite e circa 5mila collaborat­ori. Risultato di uno shopping serrato in pochi anni degli austriaci: 90 società che operano in 15 regioni italiane nelle analisi di laboratori­o, con un fatturato intorno ai 70 milioni. È un mercato complessiv­amente stimato in circa 2,7 miliardi. Dunque è la holding viennese a finire nel portafogli­o del fondo di private equity Investindu­strial VI. All’incasso (sul quantum, però, nessuno si sbottona) andranno gli azionisti di Lifebrain ag, cioè famiglie lussemburg­hesi e fondi, principalm­ente gestiti da Goldman Sachs. Il capitale di Investindu­strial VI è stato sottoscrit­to da decine di investitor­i istituzion­ali, tra cui le assicurazi­oni Axa, Guardian Life e Marsh & Mclennan, banche come Bnp e Ubs, società svizzere di gestione patrimonia­le, fondi pensione e il fondo sovrano del Kuwait.

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Andrea Bonomi, Investindu­strial

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