Corriere della Sera

Il Milan riparte da Gattuso Arrivati 11 milioni da mr Li

L’allenatore rinnova fino al 2021: «Voglio portare il club in alto»

- Arianna Ravelli

MILANO Non ci sono stati mai ripensamen­ti, né ritardi dovuti alle questioni societarie che accompagna­no (e affliggono) sempre il Milan, ma che in questa questione non hanno avuto un peso. Stramerita­to, il rinnovo del contratto di Rino Gattuso (fino al 2021, stipendio che passa dai 120 mila euro di quando doveva essere solo l’allenatore della Primavera ai 2 milioni più bonus attuali) è arrivato senza che fosse il caso di mobilitare particolar­i dietrologi­e e/o impazienze. Ed è arrivato dopo le due sfide più importanti finite non benissimo, la sconfitta con la Juve e il pari nel derby, che dicono addio alle residue speranze di Champions.

Ma Gattuso, arrivato per provare una cura d’urto, è ormai qui per progettare il futuro, unico grande ex a meritarsi la riconferma, punto cardine della ripartenza del Milan. «Con lui crediamo di poter intraprend­ere un progetto di lungo periodo», sono state infatti le prime parole di Marco Fassone che aveva dovuto rimandare la chiacchier­ata (prevista per venerdì scorso, ma un cda di dodici ore aveva tenuto impegnato l’ad) fino al giorno del derby, quando a a pranzo a Milanello aveva trovato l’accordo con Gattuso, dopo una breve trattativa. Il giorno dopo la sfida con l’inter è passato «alle cose formali».

«Abbiamo discusso in questi giorni, neanche tanto, col mister e Mirabelli del nostro futuro, abbiamo messo a fuoco un progetto che riteniamo interessan­te per il Milan. Da parte nostra c’è soddisfazi­one totale, in pochissimo tempo Rino ha mostrato qualità e talento da tecnico di successo, ha fatto delle cose straordina­rie in questi mesi, cambiando l’umore, l’atmosfera, il modo di essere della squadra in campo», ha continuato Fassone, che nelle settimane scorse aveva potuto constatare come Rino convincess­e sia la proprietà cinese sia il fondo Elliott che, se mr Li non onorasse il debito e le scadenze intermedie, potrebbe escutere il pegno. Al momento, però, questa prospettiv­a va scartata: dalla holding di mr Li sono arrivati, infatti, gli 11 milioni di aumento di capitale. La telenovela si riaprirà tra circa un mese, a maggio, quando ci sarà la prossima tranche da versare, perché entro la fine della stagione si dovrà arrivare ai 37,44 milioni necessari a coprire le perdite. Intanto continua il lavoro per il rifinanzia­mento, piuttosto facile per il club, più complesso per la

Gattuso Un grande onore, ci sarà da lavorare duro, grazie ai miei ragazzi

parte che riguarda la proprietà cinese, che fin qui ha rifiutato una serie di proposte a tassi alti e spera di strappare condizioni migliori.

Così il futuro certo al momento si chiama Gattuso. Che ha altre otto partite di campionato e una finale di Coppa Italia per confermare la bontà di questa scelta. «È un grande orgoglio. Spero di fare le cose per bene e riportare il Milan dov’è abituato a stare» ha detto Rino, con in mano una maglia con scritto 2021 che «profumava di cioccolato» perché era stata dentro un uovo, dove per battuta del ds Mirabelli avrebbe dovuto trovarsi il suo rinnovo. Qualche giorno di ritardo aveva causato un po’ di malumore, ma ora a Rino è tornato il sorriso. «Per scrivere le pagine giuste bisogna vincere e spero di riuscirci fin dalla finale di Coppa Italia. Ringrazio chi mi sta vicino tutti i giorni, dai magazzinie­ri ai cuochi, ai giocatori, se ho firmato è anche grazie a loro. Ci sarà un lavoro duro, la pressione è tanta, la sento tutta, ma mi piace». L’augurio di Mirabelli «è che resti anche più di tre anni», quanto a Rino mette dei paletti: «Non arriverò a 13 anni di carriera da allenatore...». L’importante è cominciare.

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L’ad Marco Fassone con l’allenatore del Milan Rino Gattuso e il ds Mirabelli
(Lapresse) Accordo L’ad Marco Fassone con l’allenatore del Milan Rino Gattuso e il ds Mirabelli

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