Corriere della Sera

Rocky, il cagnolino ritrovato vivo dopo sei notti sepolto tra le macerie

Sabato scorso il crollo della casa a Rescaldina. Il proprietar­io è ancora in ospedale

- Cesare Giuzzi Francesco Sanfilippo

MILANO Qualcuno lo aveva chiamato il miracolo di Pasqua, perché nell’esplosione era crollata un’intera ala del palazzo senza però provocare vittime. Era la mattina di sabato 31 marzo, appunto il giorno prima della Resurrezio­ne, e nell’elenco dei dispersi di quella tragedia era rimasto un solo nome. Quello di Rocky, il cagnolino di razza shitzu, della famiglia Sidella che abitava al piano terra della palazzina. Lo stesso appartamen­to dal quale, secondo i rilievi degli investigat­ori, sarebbe partita la fuga di gas, e la successiva esplosione, che ha poi distrutto parte del condominio di viale Brianza a Rescaldina, tra le province di Milano e Varese.

I Vigili del fuoco lo hanno estratto dalle macerie l’altra notte, poco dopo l’una, a sei giorni dall’esplosione. Il cagnolino sta bene, anche se è stato trovato disidratat­o e denutrito. Si è salvato grazie a un’intercaped­ine che si è formata al momento del crollo, con le solette di cemento armato che hanno creato una sorta di camera «protetta».

Rocky per il momento è stato affidato a un canile. I suoi padroni sono ancora ricoverati. Il 45enne Alessandro Saverio Sidella, sergente maggiore dell’esercito in forze al comando Nato di Solbiate Olona (Varese), è il più grave dei feriti. Le sue condizioni sono ancora gravissime, tanto che neanche la notizia del ritrovamen­to di Rocky ha permesso a parenti e amici di sorridere. Il militare è ricoverato al Centro grandi ustionati del Niguarda con lesioni sul 90% del corpo. L’esplosione del gas, infatti, lo ha investito in pieno. In un primo momento le sue condizioni erano parse meno gravi, ma resta in pericolo di vita.

Al Niguarda sono ricoverati anche i due bambini di Sidella, di 10 e 7 anni. Quest’ultimo è stato trasferito nell’ospedale milanese dopo un primo ricovero al Cto di Torino. Entrambi sono fuori pericolo. In prognosi riservata anche la madre dei piccoli, la 51enne Maria Cristina.

Per avere un quadro preciso delle condizioni di marito e moglie bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Così come per chiarire cosa realmente abbia innescato l’esplosione (e la precedente fuga di gas) alle 7.38 di sabato. Due le ipotesi: un fatto accidental­e, anche se gli impianti erano in ordine e recenti; o un gesto volontario. Su questo fronte però non sarebbero emersi ancora elementi. I primi rilievi hanno solo confermato che l’esplosione è partita proprio dall’appartamen­to al piano terra dove vivevano i Sidella insieme al cagnolino Rocky (registrato nel microchip dagli allevatori La facciata sventrata della palazzina di viale Brianza a Rescaldina, nel Milanese, dove un’esplosione ha provocato nove feriti: il più grave ha ustioni su tutto il corpo (Lapresse/stefano Porta). come «Ciclamino»). L’animale è stato estratto dai pompieri che stavano liberando l’area dalle macerie. All’improvviso, mentre scavavano tra i detriti, hanno sentito dei guaiti. Il piccolo shitzu era rifugiato in un’intercaped­ine tra le solette e alcuni pilastri. Era coperto di polvere e infreddoli­to, ma soprattutt­o affamato e assetato.

Sono stati gli stessi Vigili del fuoco a dargli un po’ d’acqua e ad avvolgerlo in un telo termico. Ha solo piccole escoriazio­ni. Ora si trova al canile di Sedriano in attesa (e nella speranza) che i suoi padroni possano finalmente riprenders­i. E che questa storia sia davvero a lieto fine.

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