Corriere della Sera

L’allarme dei borghi gioiello: «In troppi senza bancomat»

Il presidente dell’associazio­ne che li riunisce: chiudono gli sportelli bancari, disagi per residenti e turisti

- A. Full.

Immaginate di vivere, o di stare in vacanza, in uno dei borghi italiani più belli. Quelli piccoli, con paesaggi da cartolina: piazzette medievali, campagne ordinate, trattorie con piatti e sapori unici. Immaginate ora di aver bisogno di contanti: e di uscire dunque da casa (o dall’albergo, o dal bed & breakfast) per cercare uno sportello bancario o un bancomat. Ecco, immaginate ora di non trovarne nemmeno uno. «Purtroppo capita, anzi sta capitando sempre più spesso» scuote la testa Fiorello Primi, il presidente dell’associazio­ne «Borghi più belli d’italia». Che per segnalare La scheda

● L’associazio­ne «Borghi più belli d’italia» comprende 281 paesi con meno di 15 mila abitanti. Per farne parte servono 62 requisiti tra cui piazze storiche, opere d’arte e bellezze ambientali il problema ha preso carta e penna scrivendo direttamen­te all’associazio­ne bancaria italiana e al ministero del Tesoro «elencando le segnalazio­ni giunte dai Comuni» riguardo la chiusura di filiali e sportelli per il cash.

La lista è lunga e comprende almeno una trentina dei 281 paesi che fanno parte del «sindacato» che promuove i luoghi della «grande bellezza» fuori dai circuiti turistici tradiziona­li. Primi — 68 anni, ex bancario, ex sindaco di Castiglion­e del Lago, in Umbria, «eletto con il vecchio Pci» — snocciola le località in difficoltà partendo da Castelvecc­hio di Rocca Barbena, municipio di 137 residenti arroccato a mille metri di quota tra la val Bormida e l’alta val Tanaro. «Paradiso per gli escursioni­sti che vengono — racconta Primi — dagli Usa e dalla Gran Bretagna: ma qui il bancomat non c’è mai stato». Stessa situazione ad Abbateggio: gioiellino di 382 abitanti nel Pescarese dove tutto parla di storia, dalla chiesa della Madonna dell’elcina risalente al XV secolo a un villaggio del neolitico nascosto tra le gole. La situazione è a rischio anche dove sportelli bancari e bancomat esistono. A Gardone Riviera, meta tradiziona­le del turismo tedesco sulla sponda bresciana del Garda, «le banche hanno annunciato la chiusura degli sportelli». Medesimo scenario a Montone (Perugia), Novara di Sicilia e Montalbano Elicona (Messina), Morano Calabro (Cosenza). «Non parliamo solo di un intralcio al turismo — osserva il “sindacalis­ta” dei piccoli borghi — ma di tribolazio­ni per chi in questi posti ci vive tutto l’anno: uscire di casa, percorrere venti chilometri in auto, magari su strade dissestate, per trovare un bancomat è davvero fastidioso».

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Piazzetta Castelvecc­hio di Rocca Barbena, a Savona

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