Sardegna
Da Clooney a De Palma i big della regia scelgono l’isola per i propri film «Là si vive cent’anni», recita Grey’s Anatomy
Il piano B di Meredith Grey? In Sardegna, tra le galline e le persone felici. «Quando ero giovane... sono stata con la mia migliore amica in questo paesino, abbiamo pagato una signora 2 dollari per poter rimanere a casa sua e bere tutto il suo vino. Aveva 97 anni, sua sorella 101 e il vicino 99. Coltivavano le verdure, passeggiavano per queste stradine lastricate, con le galline, per le spiagge... Ridevano sempre...». Ellen Pompeo, nei panni della protagonista di Grey’s Anatomy, affida i suoi sogni a Scott Speedman nel 17° episodio della quattordicesima serie. «Quindi vorresti vivere con le galline e le persone felici?», chiede lui, per essere sicuro di aver capito bene. «Sì, con i miei bambini: lì non esiste cancro o Alzheimer, non ho vite da salvare e nessuno morirà davanti a me».
Sardegna pop, mai come adesso. George Clooney a marzo ha fatto i sopralluoghi nell’ex aeroporto di Olbia-venafiorita, dove da maggio ad agosto dovrebbe girare la serie tv Catch-22, tratta dall’omonimo romanzo di Joseph Heller: l’annuncio ufficiale ancora manca, ma le verifiche tecniche sono andate a buon fine e la serie è già stata venduta
Film commission «Nel 2012 abbiamo realizzato dodici progetti, l’anno scorso sono diventati 94»
a Hulu, competitor di Amazon e Netflix. Stessa costa, regista diverso: Paolo Sorrentino in Loro ha (ri)portato Silvio Berlusconi tra Olbia e Arzachena. E Brian De Palma ha concluso tra Cagliari, Capoterra e Pula le riprese del thriller Domino, con Nicolaj Coster-waldau (il Jamie Lannister del Trono di spade).
«Con De Palma siamo stati noi a farci avanti», racconta Nevina Satta, più che cervello in fuga, «testa calda» di ritorno dopo 10 anni a Los Angeles; dirige la Sardegna Film Commission. «Conoscevamo Leo Recalcati, uno dei coproduttori di De Palma: lo avevamo assistito nel ritorno a Cala Luna di Lina Wertmüller per il docufilm Dietro gli occhiali bianchi». Nevina non vuole 3 Qui siamo nel Sud Sardegna, per il thriller «Domino» di Brian De Palma, coprodotto per la parte italiana da Leonardo Recalcati prendersi meriti per Grey’s Anatomy. «Un paio di miei amici lavorano alla serie...». Ma non può negarne altri. «Nel 2012, quando sono entrata nella Sardegna Film Commission, i progetti realizzati erano 12. Lo scorso anno 94, tra film, serie tv, cortometraggi, videoclip e videogiochi». Come L’isola di Pietro, con Gianni Morandi, ambientato a Carloforte. Mentre tra Cabras, Riola Sardo, San Vero Milis e Oliena è stato girato Figlia mia, con Valeria Golino e Alba Rohrwacher, in concorso a Berlino due mesi fa. In Ogliastra, una delle cinque Blue Zone del mondo, è stata realizzata la quarta edizione del reality inglese 100 Years Younger in 21 Days (100 anni più giovane in 21 giorni). Ed è sempre sulla longevità che punta la campagna della nuova crema antirughe Chanel, fatta con le olive sarde.
«Abbiamo un ambiente straordinario, panorami incredibili, un patrimonio archeologico unico e diffuso. E in più si mangia bene e si vive a lungo. Un raro concentrato di ricchezze, non abbastanza conosciuto», ci dice il governatore sardo Francesco Pigliaru (oggi l’impatto del turismo sul Pil sardo è del 7%). Per niente stupito è lo scrittore Marcello Fois (il suo In Sardegna non c’è il mare, Laterza 2006, ha appena fatto l’ennesima ristampa): «Sono nuorese, ti pare che possa sorprendermi? Mi chiedevo quanto ancora ci avrebbero messo a capirlo che la Sardegna è un posto meraviglioso».
@elvira_serra